
Degrado assoluto in località Foce. L’oasi naturale, data la presenza del Rio Foce, tratto iniziale dell’agonizzante fiume Sarno, che scorre per tutta la valle immerso nel verde della vegetazione, sta subendo di un arrestabile processo di degrado ambientale. Assenza di manutenzione e scarso controllo in tutta l’area del lungofiume stanno, sistematicamente contribuendo, ad aumentare, in modo preoccupante, il livello di degrado. Il fiume è invaso dalla vegetazione e lo specchio d’acqua è praticamente scomparso sotto il peso della folta vegetazione spontanea. Si tenta di individuare le responsabilità di questa definitiva morte del fiume nel suo tratto più suggestivo. La manutenzione del Rio Foce spetterebbe al Genio civile di Salerno che, periodicamente, dovrebbe avere cura di quest’ultimo tratto ancora scorto da acque diafane, interventi che dovrebbero avvenire con appositi mezzi per la pulizia delle acque. Il lungofiume, realizzato da pochi anni, viene invece curato con passione dall’associazione "La Cavia" di Foce. Più volte, i volontari si sono trovati a fronteggiare situazioni difficili e sono stati costretti ad apportare anche restrizioni di orario nell’accesso all’area, poiché oggetto di bande di vandali che nel tempo hanno fatto scempio di suppellettili posti lungo il percorso. L’associazione "La Cavia", però, nonostante gli oneri per la ricostruzione gravino sulla loro Onlus, non si arrende e invita tutta la cittadinanza al rispetto dell’ambiente che è patrimonio di tutta la collettività. I volontari perseverano nel preservare chiedendo con convinzione l’intensificazione dei controlli, magari anche notturni, in un luogo della periferia sarnese che è sempre più spesso nel mirino dei vandali, che non amano la natura.