Discarica bis. Consiglio provinciale ad hoc a Napoli

La seconda discarica nel Parco del Vesuvio, nell’ex Cava Vitiello. Una questione spinosa e complessa che il Consiglio Provinciale di Napoli ha discusso in seduta monotematica. Alla seduta del Consiglio hanno partecipato i Sindaci dell'area Vesuviana, Comitati e movimenti civici e il Presidente e i Rappresentanti del Parco Nazionale Vesuvio Ugo Leone. Al termine del dibattito l’assemblea ha approvato a maggioranza un documento di indirizzo dove tra l’altro impegna l’Amministrazione provinciale a: "Coinvolgere la Regione Campania per un’ulteriore rifunzionalizzazione degli impianti STIR, tenuto conto che la capacità attuale di tali impianti risulta di poco inferiore alla produzione di rifiuto indifferenziato (1 milione di ton/anno contro 1.349.521 ton/anno prodotte nel 2008); pertanto, nell’ottica di un incremento della raccolta differenziata tali impianti risulterebbero quantitativamente sufficienti, ma richiederebbero un adeguamento tecnologico ottenibile mediante sistemi di separazione meccanica, manuale e magnetica che  fornirebbero un Combustibile da Rifiuto di qualità, mentre la frazione organica residuale  avrebbe caratteristiche di omogeneità tali da poter essere avviata a stabilizzazione biologica ed utilizzata per il recupero ambientale di cave, di aree caratterizzate da dissesto geologico, senza essere conferita in discarica come accade ancora oggi".
Nel documento, anche su suggerimento del Presidente del Parco Vesuvio. Si legge: " Il Consiglio si impegna anche a proporre alle autorità competenti l’esclusione della Cava "Vitiello" dai siti destinati alla ubicazione di impianti di discarica, anche come ulteriore stimolo al rapido raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle quantità di rifiuti da conferire in discarica e a modificare, unitamente alla Regione Campania, gli atti amministrativi relativi alla attuale programmazione del ciclo dei rifiuti, da trasmettersi al Governo Centrale ed al Parlamento Europeo affinché possano essere riviste le posizioni sia economiche che legislative adottate da questi ultimi Enti; tale azione ha come obbiettivo quello di fornire riscontro alle esigenze provenienti dal territorio e sulla base degli obiettivi descritti nei punti precedenti, che consentiranno la riduzione del volume di rifiuti conferiti nelle discariche, nonché la realizzazione di impianti ecocompatibili".