Alla fine , dopo tante battaglie, portate avanti con tenacia dalla popolazione residente nell’area arriva il fermo per la seconda discarica nel Parco Vesuvio. A comunicarlo è l'assessore all'Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, dopo l'incontro che si è svolto a Bruxelles con la Commissione Petizioni del Parlamento europeo dove è stato presentato un piano che prevede l'ampliamento degli impianti esistenti, e una strategia di riduzione dei rifiuti da mandare in discarica anche attraverso una raccolta differenziata spinta. Un piano che permetterà lo sblocco dei fondi europei.
La notizia è stata accolta con entusiasmo al Comune di Boscoreale. Solo una settimana fa il Tar del Lazio – nel corso della prima udienza sul ricorso promosso dal Comune di Boscoreale e dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio per impedire l’apertura della seconda discarica rifiuti nell’ex cava Vitiello, in località Pozzelle – non aveva concesso la sospensiva perché la linea difensiva adottata dall’Avvocatura dello Stato ha sostenuto che – per effetto della 195 del 30.12.09 – i poteri non spettano più alla struttura commissariale facente capo alla Presidenza del Consiglio ma alla Provincia, rinviando la questione ad un fatto meramente territoriale.
La sospensiva del Tar è rimasta, al momento, sarà congelata, una nuova udienza nel merito sarà convocata entro gennaio 2011. Intanto il Movimento difesa del territorio ancora una volta chiede la chiusura della ex Sari e un piano rifiuti che comprenda il trattamento meccanico biologico, riciclo, riuso e compostaggio. L’emergenza in diversi Comuni dell’area dell’agro vesuviano, per la massiccia presenza dei rifiuti, resta un problema ancora inevaso.