Angri. Commercianti contro la ZTL: “mette in crisi l’economia”

Stenta a soffiare il vento della new deal. Angri è ancora pervasa dalla confusione post commissariale. Il raccordo cittadino amministrazione sembra ancora largamente scollegato, corti circuiti legati essenzialmente al faticosa comunicazione tra i propositi messi in campo dall’ente e i cittadini. A pagare l’ennesimo corto circuito con l’amministrazione sono i commercianti angresi da qualche giorno sul piede di guerra per contrastare il provvedimento assunto dall’amministrazione Mauri che ha deciso di istituire la zona a traffico limitato tra la storica Via Incoronati e la centralissima Via Amendola. L’alt alla ZTL viene imposto dalla confesercenti angrese, dopo le varie segnalazioni arrivate dai commercianti, che hanno esortato le associazioni di categoria a farsi promotrici di azioni in grado di bloccare il provvedimento del sindaco Pasquale Mauri che sembra ignorare le istanze della Confesercenti.

Dalla riunione convocata con somma urgenza dai commercianti sostanzialmente si chiede l’immediata sospensione del provvedimento, ritenuto, qunatomai, illegittimo, anche in subordine ricorso al Tar, avviato dalla Confesercenti. Non si escludono, tuttavia, importanti azioni di protesta verso il provvedimento, che dal 3 luglio scorso obbliga alla chiusura di molte strade del centro cittadino e che rende off limits parte dell’area prospiciente il Castello Doria. Sono molti gli elementi ritenuti illegittimi e poco convincenti presi a supporto dell’ordinanza disposta dal comandante dei vigili urbani Rosario Cascone.
La riunione ha consentito di mettere in evidenzia le diverse anomalie del provvedimento che nel testo ha citato la necessità di adozione per sospetto inquinamento acustico ed ambientale.

“E’ assurdo che si provveda senza una precisa programmazione ad un intervento di questo genere – dichiara il presidente Confesercenti Aldo Severino – avevamo chiesto immediatamente un tavolo di concertazione con l’ente comunale che non ci ha ancora risposto”. Sono molti i commercianti che si chiedono su quali dati di rilevazione l’ente locale abbia potuto adottare il provvedimento restrittivo che difatti impedisce il traffico veicolare creando una contrazione delle vendite dei commercianti della zona. Perché mai scegliere solo alcune strade come le centralissime Via Amendola e Via Incoronati e non tutto il centro storico, e senza neanche adottare una concertazione che è fondamentale in mancanza di un piano parcheggi e di aree di sosta privilegiata. Prosegue a “macchia di leopardo” l’azione amministrativa. La Confesercenti fa sapere che non tollererà ulteriori “sperimentazioni” a discapito di attività commerciali, già in forte crisi economica e penalizzate, in modo indiscriminato, nel momento apicale dei saldi, con questo superficiale e non pianificato provvedimento.