
Tutte le altre stazioni della “vesuviana” possiedono, almeno, una telecamera che monitora i movimenti dei passeggeri in transito. La mancanza è stata evidenziata in seguito alla richiesta di una cronista che denunciava un tentativo di aggressione avvenuto qualche settimana fa in pieno giorno. La donna chiedeva una registrazione specifica di trenta minuti circa, indicando binario, ma soprattutto giorno ed ora della disavventura vissuta. Una traccia impossibile da reperire, con grande imbarazzo dei vertici dell’azienda ferroviaria. I tentativi di aggressione, presso la Circum scafatese, sono diventati pressoché quotidiani. Una questione che ha investito anche il consiglio comunale cittadino.
Proprio durante la scorsa assise cittadina, il consigliere di maggioranza Mariano Falcone, evidenziava l’emergenza stazione della Circumvesuviana, facendo ufficiale richiesta al sindaco Pasquale Aliberti di intercedere per poter invitare i vertici della azienda a fronteggiare, in modo deciso, le emergenze relative alla sicurezza della stazione cittadina. Episodi analoghi si sono registrati nel corso degli anni sulla tratta della “vesuviana”.
Altri episodi. Particolarmente feroce e cruento l’episodio del 2 febbraio del 2008, che si consumò a Boscoreale, pochi chilometri prima di scafati. Un giovanissimo fu picchiato selvaggiamente dal branco perché rivoleva indietro il suo cappello firmato sottrattogli dalla gang. L’episodio si consumò all’interno di un convoglio della circumvesuviana nella stazione di Boscoreale. Cinque quindicenni che furono denunciati a piede libero per rissa ed interruzione di pubblico servizio. Alla vittima i medici dell’ospedale “San Leonardo” di Castellammare di Stabia dovettero applicare una decina di punti di sutura alla fronte, al mento e sulla lingua, ma la vicenda avrebbe potuto concludersi in maniera tragica se non fossero intervenuti, in modo tempestivi, i carabinieri della locale stazione.