Ennesimo balzello da parte di esperti finanziari della Gori, la società che gestisce le risorse idriche nei 76 comuni dell'area Ato 3. Una sorta di anticipo dei consumi, evocato in riferimento ad un regolamento approvato dai sindaci, tutti componenti di questo ambito che non si sa cosa riesca davvero a decidere se non a prendere atto di uno strapotere di un'azienda nata dal nulla ed in grado oggi di chiudere difatti i rubinetti di intere comunità.
I Sindaci, oltre i tanti utenti che in queste ore stanno tempestando il centralino della Gori, scendono in campocontro la società di gestione idrica dell'Agro, l’azienda sta infatti, inviando in questi giorni, bollette in cui chiede oltre ai pagamenti relativi alla fornitura idrica anche un anticipo che definisce un aggravio di spesa che può arrivare fino a circa 60 euro e che è una sorta di anticipo sui consumi idrici, esigenze quindi di liquidità dell'azienda che ha il monopolio della risorsa idrica nel nostro territorio.
Ultimamente sempre più malumori tra cittadini ed amministrazioni del comprensorio Salernitano e Vesuviano, che criticano pesantemente la Gori, in passato era stato l'ex sindaco dimissionario di Nocera Inferiore, che aveva occupato la sede di Ercolano, in attesa di risposte che però non sono ancora arrivate, poi ci prova il sindaco di Scafati che in una nota diffusa a mezzo stampa, invitava l’azienda a rivedere i paragrafi di spese. Ad angri nessuno ha ancora mosso un dito, forse gli amministratori sono in vacanza.
Jeanfranck Parlati