
La crisi dei sindaci dell’Agro non conosce sosta. Potrebbe presto toccare anche Scafati e Aliberti, alle prese con una maggioranza che perde, giorno dopo giorno, elementi importanti per la continuazione del mandato. La gestione amministrativa a Scafati sembra diventata una vicenda personale tutta del sindaco Aliberti.
Chi dorme sonni tranquilli, almeno fino a settembre, è il sindaco di Angri Pasquale Mauri. Per Lui una maggioranza forte e acerba che però mostra già le prime crepe, evidenziate da un diffuso dissenso politico e sottolineata nel malcontento che si registra tra gli elettori, soprattutto quelli che confidavano in Mauri nel suo ruolo di consigliere provinciale, ben presto disatteso. I primo 100 giorni non sono stati nulla di eclatante, ma solamente l’anonima continuazione della gestione commissariale, con l’aggiunta di nuove spese per l’ente, che ha reclutato una dozzina di consulenti e super esperti, che sommati alle spese della rassegna culturale estiva, hanno già prodotto un eccessivo costo di questa gestione politica con gravi ripercussioni sui portafogli dei cittadini che stentano a percepire l’auspicata inversione di rotta.