Angri. Anche il Comune contro la GORI

Per la GORI non è un momento felice. Gli esorbitanti costi di gestione della sua mastodontica macchina stanno portando la società ercolanese vero il possibile crac. Non si placa nell’Agro Nocerino la ventata di protesta dei sindaci dopo l’ultima “trovata” dell’azienda riguarda il balzello ADAN, l'addebito-anticipo sul consumo idrico. Anche la città di Angri insorge sulla delicata vicenda. I primi ad attivarsi sono stati gli attivisti di “IO Amo Angri” e il PD che hanno fortemente sollecitato l’amministrazione comunale a prendere posizione nei confronti della poszione vessatoria della GORI.

In una nota stampa anche l’amministrazione comunale prende posizione sulla delicata, e alquanto spinosa, vicenda: “Valuteremo ogni possibilità di azione per impedire che i cittadini di Angri siano costretti a pagare tariffe inique e addebiti non legittimi. Bisogna evitare di fare del facile populismo sulla vicenda, ma non consentiremo operazioni poco trasparenti a danno delle tasche degli angresi”. È questo il senso dell'intervento del Sindaco di Angri Pasquale Mauri in merito all'addebito-anticipo per i contatori inserito nelle ultime bollette della Gori.

“Ci siamo resi promotori di un incontro tra i Sindaci dei Comuni dell'ATO 3 – continua il primo cittadino – che si terrà il sei settembre. In quell’occasione esprimeremo la nostra contrarietà alle modalità con cui la Gori ha addebitato i costi dei contatori alle utenze idriche. Ho personalmente inviato una comunicazione anche ai capigruppo dell'opposizione affinché siano presenti alla riunione e si esprimano sulla vicenda.” Ma oltre a questa dannosa vicenda nel corso della riunione dei Comuni dell’ATO3 dovrebbero essere accertate le responsabilità politiche con nome e cognome.