Tiene ancora banco la questione della mancata apertura del II circolo didattico. Se per Cosimo Ferraioli consigliere comunale del PD ‹‹ Le responsabilità per il disservizio sono da imputare al primo cittadino Mauri, perché detiene la delega ad interim ai lavori pubblici›› per il Comitato Angri Attiva ‹‹ La mancata apertura della scuola II circolo è un fatto gravissimo. E’ una sconfitta per tutta la città di Angri. Ancora una volta – scrive il comitato in una risentita nota stampa – i nostri ragazzi i nostri figli hanno pagato un prezzo altissimo››.
Continua ancora la nota ‹‹ Noi Genitori, noi Cittadini di Angri pensiamo che sia offensivo per le nostre famiglie e per tutte le famiglie di Angri l’atteggiamento di chi come i nostri amministratori comunali conducono una politica che procede per spot populisti e intanto toglie diritti e servizi alle famiglie e ai bambini. La qualità della vita di una città si misura dai servizi che essa offre, dalla capacità di chi amministra( sindaco, assessori competenti alla P.I. allo sport, alla cultura) di offrire alla città scuole, servizi sociali, spazi verdi, piste per le bici, spazi per attività ludico – ricreative etc etc , cose che ad Angri al momento mancano, basta farsi un giro per Angri, basti pensare al disagio dei nostri ragazzi a cui è vietato andare a scuola, a cui non è concesso nemmeno il diritto – dovere di avere una scuola. Non vogliamo aggiungere altre polemiche a polemiche o altre parole a parole … sono i fatti che parlano ed i fatti dicono che sino ad ora l’amministrazione comunale ha solo provveduto ad effettuare tagli di risorse economiche a danno dei nostri ragazzi. L’opera di questa amministrazione comunale è stata solo pura propaganda , per far digerire i tagli , soprattutto per ciò che riguarda la scuola, servizi per i bambini, una cortina fumogena di pseudo – psicologismi che servono a nascondere l'imponente opera di demolizione da parte dell’amministrazione comunale di Mauri di ciò che di meglio avevamo ad Angri ( Asilo nido e scuole )››.
Una vicenda che si rialimenta e che forse ha un preciso disegno, precise richieste politiche all’interno della rumorosa maggioranza: quello di cambiare qualche cosa nel riassetto amministrativo, creando il capro espiatorio.