Polemiche. L’ira di Mauri verso la stampa (in genere)

Riceviamo e pubblichiamo per doverosa obiettività. Ulteriori commenti ai prossimi post.

Il Sindaco di Angri Pasquale Mauri interviene sulle dimissioni del Presidente dell'US Angri 1927 Nicola Varone rassegnate lunedì 27 settembre. “Ancora una volta sono costretto a dover fare chiarezza su una vicenda strumentalizzata ad arte da alcune persone il cui unico interesse è quello di screditare l'operato della mia Amministrazione e di danneggiare l'immagine dell'Ente comunale. È sotto gli occhi di tutti l'impegno profuso da me e dalla mia Giunta nel sostenere l'US Angri 1927. Sin dalla mia elezione mi sono attivato per aiutare il presidente Varone a trovare imprenditori interessati a dare un proprio contributo alla prima squadra cittadina. Ho inoltre discusso con lo stesso Varone, sin da luglio, l'ipotesi di affidare lo Stadio Novi alla società calcistica, e ho dato esplicito indirizzo ai tecnici del Comune per la redazione di una convenzione concordata con i dirigenti della squadra di calcio. Voglio sottolineare che solo dopo ripetuti solleciti Varone si è presentato al Comune nella mattinata di venerdì 24 settembre, ancora una volta sprovvisto delle polizze fideiussorie necessarie a prendere in carico la struttura sportiva, e ancora una volta intenzionato a rivedere la convenzione. Le modifiche chieste dal presidente Varone sono state comunque immediatamente accettate e formalizzate, ma mentre eravamo in attesa che il presidente venisse finalmente a firmare la convenzione come da accordi, abbiamo appreso la notizia delle sue dimissioni. È un comportamento che francamente ci ha sorpresi, e rispetto al quale siamo ancora in attesa di ricevere le dovute spiegazioni. Voglio però evidenziare anche un problema gravissimo che riguarda i rapporti tra alcuni operatori dell'informazione e le istituzioni locali. Giovedì 25 settembre è stata diffusa da un sito Internet locale una notizia falsa dal titolo <>.

Nonostante lo stesso Varone abbia smentito il contenuto dell'articolo, rubricando l'episodio come un malinteso tra i tecnici del Comune e la società calcistica, e nonostante in un comunicato stampa ufficiale della società si dica esplicitamente che le cause che hanno indotto Varone a dimettersi sono strettamente personali, ancora oggi quell'episodio viene preso a pretesto per motivare le dimissioni del dirigente dell'Angri. Si tratta di un tentativo, squallido e indegno della deontologia giornalistica, di travisare la realtà attribuendo al Sindaco e al Comune responsabilità che sono in capo ad altri soggetti.

Per il bene di Angri credo sia utile contrastare e marginalizzare chi ha deciso di operare quale agente di disinformazione che, anteponendo i propri livori personali alle responsabilità pubbliche del suo ruolo, sta arrecando un grave danno all'intera collettività. Ribadisco il mio attaccamento alla maglia dell'Angri, e il mio massimo rispetto per la libertà di stampa. Un rispetto che purtroppo viene meno proprio da parte di chi dovrebbe onorare la professione giornalistica operando con correttezza e lealtà nei confronti del pubblico”.
Ufficio stampa Pasquale Mauri