Boscoreale. Il falò delle tessere elettorali

Un falò di tessere elettorali. Una protesta provocatoria e incruenta ma pregna di significati simbolici. Così hanno voluto protestare i cittadini di Boscoreale contro l'apertura della seconda discarica di Terzigno (Napoli), nel parco nazionale del Vesuvio. Sarebbero state circa tremila le tessere elettorali date al fuoco, secondo quanto reso noto dagli organizzatori dell'iniziativa considerando anche quelle bruciate in piazza Pace a Boscoreale, altro comune del Vesuviano coinvolto nella protesta di questi giorni.

E’ il fuoco l’indiscusso protagonista della protesta a monte del Vesuvio, ritenuto da sempre nell’immaginario elemento purificatore, è stato usato per assaltare auto compattatori, organizzare falò nelle strade e non ultimo per dare fuco alle tessere elettorali, chiaro segno di protesta per l’abbandono dello Stato. L’incubo dell'ampliamento della discarica di Terzigno, all'interno del parco nazionale del Vesuvio, la Sari, permetterebbe di tamponare l'insorgere di una nuova emergenza rifiuti per un anno o poco più: la seconda vasca porterebbe, infatti, la capienza a circa 3 milioni di tonnellate, rendendola la più grande d'Europa ma essendo comunque equivalente alla produzione annuale di rifiuti della Campania.