Solitaria Mara Carfagna. La ministro tanto potente e considerata nella Valle del Sarno resta praticamente sola. La sua linea politica è stata cancellata dal presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli nel corso egli ultimi dodici mesi. Prima Santocchio, poi Aliberti e infine anche il sindaco di Sarno Mancusi hanno deciso di prendere le distanze dall’ex soubrette salernitana.
Carfagna considera la politica di Cirielli una gestione "bolscevica" del Pdl «che non ha niente a che fare né con i principi che hanno ispirato la creazione del partito né tanto meno con le indicazioni che ogni giorno arrivano dal presidente Silvio Berlusconi». Ma la Carfagna si rende conto di essere stata messa all’angolo da Cirielli che da qualche giorno annovera tra i suoi anche il sindaco di Sarno, Amilcare Mancusi, il quale, già da molto tempo deluso dalla totale assenza del ministro Carfagna nei momenti cruciali, ha deciso di dare sponda a Cirielli.
Amilcare Mancusi entra nella corrente del presidente della Provincia Edmondo Cirielli e nei quadri dirigenti provinciali del partito. Una Carfagna stizzita dall’ennesima e decisiva defezione: « Non siamo soliti marcare i nostri bovini a fuoco per appropriarcene». Carfagna che si difende sottolineando che ciò che sta avvenendo a Salerno è in totale disarmonia con la filosofia seguita da Berlusconi che pare essere solito ripetere ai suoi che «le poltrone vanno occupate non per gestire il potere ma per servire la collettività».