Angri. Politica. Pronto un rimpasto in giunta?

Intelligence al lavoro. Il primo cittadino di Angri, deve fare i conti con il ritorno di una recrudescenza interna alla sua maggioranza. Tornano allo scoperto i ”dissenzienti”. Dopo “un poco convincente” comunicato stampa pacificatore, redatto, presumibilmente nelle stanze della casa comunale, e rilasciato all’indomani della possibile creazione di un gruppo indipendente all’interno dell’assise cittadina, si torna a parlare di “turbolenza amministrativa” per la etero maggioranza del “timoniere”.

Il gruppo “dissenziente” avrebbe comunicato, al vulcanico e iracondo primo cittadino, la precisa volontà di rivedere l’attuale assestement politico cittadino fornendo utili indicazioni circa il sereno prosieguo dell’attività amministrativa. Sulla scorta di queste “utili” indicazioni, protese essenzialmente a ridare slancio alla “confusa” attività amministrativa, il primo cittadino potrebbe portare qualche “ritocchino” nella sua giunta. Un possibile giro di vite potrebbe coinvolgere le quote rosa dell’esecutivo cittadino: l’assessore al welfare, Annamaria Russo e l’assessore alle politiche scolastiche Caterina Barba potrebbero essere avvicendate subito dopo le festività natalizie.

Un esecutivo che, tuttavia, non ha eccessivamente brillato per iniziative. Bocciato anche l’assessore all’ambiente Gianfranco d’Antonio, praticamente inesistente sul piano della gestione. Sotto la sua guida il settore è stato “scosso” dagli abbattimenti selvaggi dei pini, dalle mancate bonifiche delle micro discariche sul territorio e dal “flop” dell’incremento della raccolta differenziata, ferma al palo dalla gestione Postiglione, resta ancora poco chiara la situazione di Angri Eco Servizi. Nella bufera sono finiti anche l’assessore al commercio Giacomo Sorrentino, accusato di poca incidenza sulla questione della crisi del commercio angrese e molto largo di maniche nell’allegra gestione delle casse comunali, e Peppe Mascolo, attuale mega assessore agli eventi e alla cultura, incapace di tessere sul territorio un dialogo con le varie realtà culturali preesistenti: dalle associazioni ai gruppi, alienando costosissimi eventi dai discutibili cachet e dalle poche presenze di pubblico.

Si salva dalle critiche solo l’assessore al contenzioso Salvatore Giordano, il suo è un lavoro di back office che non richiede necessaria e plausibile visibilità, comunque in una posizione da verificare. Sulla scorta di queste indicazioni la stessa maggioranza “dissenziente” avrebbe indicato alcuni correttivi allo studio del primo cittadino, tra le quali anche l’assegnazione di un super assessorato ad una persona indicata proprio dal gruppo capace di garantire il necessario equilibrio delle forze di maggioranza. Per compiere questo non facile percorso dovrebbero essere sacrificate proprio le due donne in giunta. Ma siamo ancora nel campo delle ipotesi, vista la controversa imprevedibilità del primo cittadino, pronto a spiazzare con eclatanti mosse i venti del dissenso.