Tutto da rifare e anche in breve tempo. Il candidato di “Alleanza per Angri” Pasquale Annarumma, rivoltosi al massimo ordine giustizia per contestare le possibili manipolazioni di voto nella sezione numero 15 durante lo spoglio delle scorse amministrative 2010. La sentenza numero 143 del Tribunale Amministrativo regionale del 31 gennaio 2011 afferma che “Il ricorso è fondato e merita accoglimento nei sensi e con gli effetti” si pronuncia in modo definitivo “sul ricorso numero R. G. 818 del 2010, come in epigrafe individuato, così provvede: a) accoglie il ricorso e, per l'effetto, annulla il verbale di proclamazione degli eletti del 21 aprile 2010; b) ordina la parziale rinnovazione delle operazioni di voto con riguardo alla Sezione n. 15”.
L’attività amministrativa è congelata in attesa degli sviluppi amministrativi della vicenda. Il sindaco Mauri nel dispositivo è “ Sindaco pro tempore, non costituitosi in giudizio”, anche se è l’unica carica a non essere messa in discussione, a prescindere dall’esito del voto supplementare, sarà nuovamente alla guida del paese, affiancato in questa fase, probabilmente, da una gestione commissariale. In consiglio potrebbero esserci degli stravolgimenti. Decadono, infatti, molte cariche e nomine fatte dallo stesso primo cittadino.
Mancando di una dichiarazione degli eletti anche gli assessori Gianfranco d’Antonio e Giacomo Sorrentino riprendono il loro posto durante la cristallizzazione delle posizioni. Restano Fuori Alfonso Conte e Buonaventura Manzo. Vista la mancanza di casistica anche in Prefettura, dove verrà ratificata in contemporanea con il comune di Angri, la sentenza, c’è una evidente incertezza sull’interpretazione della sentenza. La prefettura avrebbe chiesto un ulteriore parere al ministero degli Interni per sciogliere ogni riserva del caso.