E’ arrivato come un fulmine a ciel sereno la morte improvvisa di Giuseppe Malafronte, figura storica della comunità angrese, in molti lo ricorderanno come ‘’Peppe è Rafanella’’. Commerciante del negozio ‘’ La casa dei mille articoli’’ fiore all’ occhiello negli anni 70 e 80, poi abbandonò la sua attività nel 1990 insieme alla famiglia. Occupò una postazione nei vari mercati settimanali del comprensorio Salernitano e Napoletano, dando sistemazione a tanti ragazzi di Angri come persone di fiducia, accompagnato sempre dai figli. Raccontare una esperienza così dolorosa, senza però averla vissuta sulla propria pelle, specialmente quando si tratta della morte improvvisa di una persona conoscente, è come raccontare i colori dei fiori a un nato cieco.
La morte di una persona cara è difficile da accettare. Per quanto si possa avere fede e la convinzione che Gesù accoglie tra le braccia i suoi figli, non è facile per il genere umano rassegnarsi e vivere lontano, per chissà quanto tempo, dagli affetti più cari. Il dolore è inevitabile, per tutti, ma abbiamo la possibilità di scegliere il modo, in cui reagire al dolore. Il nostro atteggiamento mentale è molto importante, quanto la fede e il rapporto personale che ognuno di noi ha con Dio. Lui ci conosce, e sa che in momenti particolari della nostra vita, abbiamo bisogno di una scintilla speciale, che ci ricordi che Lui continua ad amarci, a stare con noi e che non ci abbandona mai, specialmente nel mezzo del nostro dolore. «Beato chi trova in te la sua forza e decide nel suo cuore il santo viaggio.
Passando per la VALLE DEL PIANTO LA CAMBIA IN UNA SORGENTE, anche la prima pioggia l’ammanta di benedizioni. Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion» (Salmo 84,6-8) Chiudo il mio breve ricordo, stando vicino alla famiglia Malafronte per la perdita di ‘’Zi Peppe è Rafanella’’. Tutto ciò, che accade in questo mondo, apparentemente non ha senso, ma la fede ci spinge a guardare oltre a questa «vita di passaggio».
Jeanfranck Parlati