Vengono spuntate una per una. Si cercano gli evasori che si annidano tra le pareti domestiche e fino ad oggi sconosciuti all’anagrafe tributaria dell’ente comune e dell’Agenzia del Territorio. Si fanno i conti e risulta che sarebbero più di due migliaia le case invisibili, ovvero quelle che ufficialmente non sono accatastate. C’è di tutto, dai fabbricati non accatastati, a fabbricazioni ex rurali recuperate e che devono essere riaccatastate. Ben 2117 immobili, di cui 1806 non accatastati e 311 ex rurali sono state rilevate con le sofisticherie messe a disposizione della tecnologia: i rilievi satellitari e quelli più precisi, gli aereo fotogrammetrici , hanno potuto aggiornare la banca dati dell’agenzia, dando poche possibilità di evasione.
Un fenomeno che ha creato un ingente danno di qualche milione di euro all’erario, dall’ Ici, Tarsu, Irpef fino agli oneri di urbanizzazione. Gli abusi dovranno essere regolarizzati entro il prossimo aprile, antro tale termine gli inadempienti dovranno regolarizzare la posizione per evitare l’accatastamento d’ufficio ed il pagamento di sanzioni salate che riguarderanno anche le imposte evase. La macchina delle verifiche è già in moto, sono già in atto numerosi controlli ai fabbricati. nell’operazione di recupero saranno coinvolti anche numerosi tecnici e professionisti cittadini che dovranno, per conto dei propri clienti, redigere tutte le necessarie perizie e adempiere alle necessarie pratiche previste da questa nuova sanatoria.