Di acqua ne è passata. In tutti sensi, da quando la scorsa estate in Via Cuparella rappresentanti dell’amministrazione comunale e l’ex assessore provinciale all’ambiente Antonio Fasolino, fecero un sopralluogo in Via Cuparella, interessata da smottamenti e fenomeni franosi che, con le ultime piogge, hanno notevolmente aggravato la situazione di allerta idrogeologica nella zona pedemontana, con viva preoccupazione degli abitanti che ora chiedono conto, a gran voce, delle mancate permesse sia il Comune di Angri che ai responsabili all’ambiente della Provincia di Salerno.
I residenti di via Cuparella evidenziano le mancate promesse e le inutili, e sempre più frequenti, passerelle istituzionali che si sono tenute in quella zona dissestata. Gli abitanti di via Cuparella, hanno già preannunciato che daranno vita ad un comitato civico, pretendendo chiare risposte sia dal sindaco, in qualità anche di responsabile della sicurezza cittadina, che dai rappresentanti della provincia, in merito ai tempi per il ripristino della funzionalità della citata strada comunale, una vera discarica a cielo aperto, priva di qualsiasi manutenzione e di vigilanza, interessata, proprio in queste ore di maltempo, da altri pericolosi smottamenti franosi che ne hanno nuovamente compromesso la già precaria accessibilità.
Una protesta civile, e ampiamente compresa, considerando i tanti problemi che i residenti sono costretti a patire quotidianamente, soprattutto in seguito ai disastri provocati dalle forti piogge alluvionali del mese di novembre 2010, che hanno segnato irrimediabilmente la morfologia di questa parte del territorio, interessato tra l’altro dai discutibili lavori di ampliamento delle corsie dell’autostrada 3 e dal nuovo casello autostradale in località “Mastrogennaro”.
Lavori che potrebbero rendere ulteriormente off limits, ai mezzi di soccorso, l’intera zona, poiché la strada di collegamento è servita da un sottopasso autostradale, molto basso, che non permette ai mezzi di soccorso l’accesso all’interno dell’area interessata dagli smottamenti e dagli eventi franosi, innescati dagli ultimi e abbondanti fenomeni podalici.
La strada oggi è praticamente impraticabile, quindi rimane indispensabile un immediato intervento di messa in sicurezza e di riqualificazione dell’intera area, che tra l’altro sorge a ridosso del costruendo polo scolastico cittaino. I residenti, infatti, per accedere alle proprie case, possono percorrere soltanto una stradina di un privato, messa gentilmente a disposizione dalle famiglie residenti nella zona.