Sarno. Inquinamento. la denuncia di Legambiente

Nonostante anni di commissariamento e decine di milioni di interventi l’emergenza del Bacino del fiume Sarno è sempre un’emergenza attuale, avallata anche dai dati annuali raccolti dalle varie associazioni ambientaliste.Secondo un recente studio di Legambiente Campania, solo il 40% del carico inquinante del territorio viene trattato, il restante 60%, invece, continua a finire dritto nella rete fluviale o a mare. Nonostante siano stati realizzati depuratori tra Nocera Superiore, Angri e Scafati. Si tratta di una vera e propria bomba ecologica, un costante sversamento di veleni che coinvolge un territorio vastissimo, ben 39 comuni appartenenti alle province di Napoli, Salerno e Avellino, dichiarato dall'ormai 1995 in stato di emergenza per motivi. Ancora molti i problemi irrisolti che mettono in crisi l'intero ciclo di depurazione.

Il dossier di Legambiente mette in evidenza lo stop al completamento delle reti fognarie dei Comuni di Nocera inferiore, Scafati e Boscoreale per un contenzioso, dal ritardo nel completamento del collettore di Gragnano, dello stallo nella realizzazione del collettore e dei sollevamenti per Torre del Greco dove le risorse economiche sono state spese per l'emergenza rifiuti e a causa del quale al momento si scarica in mare. E ancora la mancata regimazione di acque bianche nel Comune di Siano, la sospensione dell'appalto per il completamento delle reti fognarie comunali. Ed è proprio la rete fognaria uno dei tanti tasti dolenti del ciclo di smaltimento e depurazione nell'area. Come esposto da Giancarlo Chiavazzo di Legambiente, non sono state ancora completate alcune reti fognarie, in particolare in diversi Comuni del Medio Sarno (Pompei-81%, Ottaviano-82%, Poggiomarino-64%, San Giuseppe Vesuviano-98%, Sant'Antonio Abate-75%, Striano-95%, Angri-55%, Castel San Giorgio-42%, San Valentino Torio-88%, Sarno-50%) e in quelli di Foce Sarno (Castellammare di Stabia-40%, Gragnano-63%, Pimonte-40%, Santa Maria la Carità-90% e Torre Annunziata-5%). Sono ancora al palo diversi interventi di completamento dei collettori e anche in questo caso riguardano una parte dei Comuni del Medio Sarno (Pompei-10%, Ottaviano-94%, Poggiomarino-94%, San Giuseppe Vesuviano-94%, Striano-94%, Terzigno-94%, Angri-10%, Corbara-10%, San Valentino Torio-94%, Sarno-94%, Scafati-10%) e addirittura tutti quelli di Foce Sarno (Boscoreale-99%, Boscotrecase-99%, Casola-77%, Castellammare di Stabia-77%, Gragnano-77%, Lettere-77%, Pimonte-77%, Santa Maria la Carità-77%, Torre Annunziata-99% e Trecase-99%). Altra nota dolente, infine, sono i depuratori, in particolare quello di Castellammare di Stabia che è tuttora in fase di completamento.