Si allarga l’inchiesta sul business del riciclaggio dei metalli nei cimiteri dell’Agro. L’ultimo arresto potrebbe portare ad una clamorosa svolta sull’inchiesta dei furti di rame nei sacrari dell’Agro. Una svolta arrivata in modo casuale grazie all’intervento della locale Tenenza Carabinieri, che sono intervenuti e hanno tratto in arresto nella flagranza di reato di violenza privata e lesioni personali P.B., 1959, già noto alle forze dell'ordine e già deferito. La vittima è una donna marocchina del 1988. La donna ha raccontato di voler sottrarsi alle ripetute pretese dell'uomo che chiedeva la complicità nell'esecuzione di svariati furti aggravati.
Da un rapido approfondimento investigativo, che portava all’identificazione e all’arresto dell’uomo, ha permesso anche di individuare, lungo strada di campagna nei pressi del Mercato Ortofrutticolo Nocera – Pagani, il luogo di raccolta della refurtiva. Sono stati sottoposti a sequestro ben 7 sacchi di iuta contenenti oggetti vari in rame dal peso complessivo Kg. 180, asportati furtivamente dal cimitero di Poggiomarino. Lo stato delle indagini, a quanto spiegano i Carabinieri, propende per ricondurre a lui la responsabilità di analoghi furti vasellame in rame che sarebbero stati commessi anche presso cimiteri Corbara, Maiori e Pompei. (immagine concettuale da web)