Angri. Agguato in Via Stabia.

Non è in pericolo di vita, ma la vittima sicuramente non dimenticherà quegli attimi di terrore. Poco dopo le 18.00 in via Stabia, G.F. alla giuda della sua auto in compagnia di un amico, è stata avvicinata da due uomini a bordo di una moto di grossa cilindrata, il passeggero della moto, non ha esitato ad estrarre la pistola e ha esploso cinque colpi di pistola puntando le gambe del 56 enne, dopo l’agguato l’auto di G.F. ha terminato la sua corsa contro il muro. I due sicari che hanno agito erano coperti entrambi da casco integrale, dopo il raid, si sono dileguati in tutta velocità, facendo perdere le loro tracce.

La vittima è stata immediatamente trasportata all’Ospedale Umberto I di Nocera Inferiore, per essere sottoposta alle prime cure mediche. Nel nosocomio sono giunti immediatamente i carabinieri del locale gruppo territoriale guidato dal maggiore Matteo Gabelloni. Le sue condizioni sono stazionarie, ma resta sotto osservazione e piantonato dai carabinieri, presto sarà sentito dagli inquirenti e potrà meglio ricostruire la dinamica. Nessuna pista è esclusa, un regolamento di conti, uno sgarro, tante sono le motivazioni al momento che appaiono poco chiare che forse abbia compiuto il 56enne che per altro è sorvegliato speciale.

G.F. vive ad Angri, originario di Sant’Antonio Abate. Chi pianificato e ha agito con ogni probabilità aveva l’ordine di gambizzare e sapeva come muoversi, non viene escluso il regolamento dei conti. Nel luglio scorso all’uomo venne sequestrato anche un patrimonio di circa 2milioni e mezzo di euro Il provvedimento si basava sulla nota attività usuraia condotta dal pregiudicato sin dai primi anni ’80, quando era un personaggio di spicco di un’organizzazione camorrristica.
JeanFranck Parlati