Castel San Giorgio. Nulla di fatto per gli strumenti di concertazione

Strumenti di concertazione, la prossima settimana scatterà l'ora delle decisioni. Domani sera, presso la sede del Piano di Zona a Nocera Inferiore, si riunisce il comitato dei sindaci chiamato a presentare la sua proposta definitva circa il destino della Patto dell'Agro Spa. I primi cittadini, che ieri mattina si sono riuniti al Comune di Castel San Giorgio per un incontro interlocutore, mirerebbero a salvare la Patto dallo scioglimento per attribuire alla società anche le funzioni di Agroinvest e del Piano di Zona.

E' stato stilato un documento che domani sarà al vaglio definitvo del comitato dei sindaci. I primi cittadini avrebbero intenzione di rilanciare la società ma restano da sciogliere gli ultimi nodi sulle funzioni da attribuire alla Patto e sulle risorse da garantire allo strumento. La Provincia ha messo in vendita le sue quote, i Comuni, però, non avrebbero a disposizione le risorse per rilevarle. Lunedì scorso, provocatoriamente i primi cittadini avevano chiesto agli amministratori di palazzo Sant'Agostino di cederle gratuitamente. Non resta che attendere il vertice di domani. In quell'occasione si capirà se i sindaci decideranno di salvare la Patto dell'Agro Spa oppure sceglieranno di creare un nuovo organismo.

Sempre ieri mattina si è discusso anche del destino del Piano di Zona. Venerdì, infatti, era stato convocato d'urgenza il coordinamento istituzionale chiamato a decidere in merito all'eventuale proroga dei contratti del piano di zona per discutere della possibile dei contratti ai collaboratori. Il 9 maggio scadono i contratti triennali degli operatori e sono a rischio numerosi servizi. I sindaci, però, ritengono che siano necessari degli approfondimenti prima di procedere ad una proroga e hanno deciso di rinviare la discussione a martedì pomeriggio. Intanto, presso la sede di via Libroia il clima è incandescente. I dipendenti sono senza stipendio e non nascondono la loro preoccupazione circa il destino della società. I sindacati hanno già chiesto un incontro in prefettura.
Tiziana Zurro