Eliminare i cumuli di rifiuti che da tempo invadono le strade cittadine e, in particolare, alcune zone periferiche. Con quest’obiettivo il Comune di Pagani si prepara ad affidare a una ditta specializzata il servizio di raccolta, differenziazione ed avvio a recupero o allo smaltimento del materiale abbandonato indiscriminatamente in via Leopardi, via Martiri di Nassyiria, via Amalfitana e via Tramontana. Nelle scorse settimane, è stata effettuata una accurata ricognizione nei quattro siti, per stabilire con esattezza le varie tipologie di rifiuti presenti nelle “discariche a cielo aperto”.
Dopo i sopralluoghi, il settore ambiente e protezioni civile ha stilato un dettagliato elenco in base al quale dovranno essere stabiliti i costi per il recupero e lo smaltimento. Tra le montagne di spazzatura sono stati rinvenuti anche rifiuti speciali pericolosi: lastre frantumate e canne fumarie costruite in cemento amianto, materiale bruciato, monitor, televisori, taniche per olio e vernici per autoveicoli. Ricco l’elenco dei rifiuti speciali non pericolosi che ancora giacciono nei quattro siti: calcinacci provenienti da demolizioni, materassi, pneumatici, tubi in gomma, sedili di autovetture, parabrezza, porte in legno, carcasse di frigoriferi, divani, tapparelle in plastica, mobili, e videogames.
Dal materiale rinvenuto si nota che quelle zone vengono prese di mira non solo da cittadini incivili provenienti da Pagani e non solo, ma anche da officine e ditte dedite all’edilizia che, per risparmiare sui costi di smaltimento, lasciano i loro rifiuti nelle zone più periferiche della città di Sant’Alfonso, in barba alle regole e al rispetto per l’ambiente. La situazione è divenuta insostenibile e la triade commissariale intende correre ai ripari. Dopo la caratterizzazione dei rifiuti, non resta che individuare la ditta che dovrà procedere al recupero. Un servizio che il Comune di Pagani intende affidare contenendo, però, i costi. Si procederà, dunque, all’affidamento in economia mediante la procedura di cottimo fiduciario.
Tiziana Zurro