Angri. Si scopre che l’albero di Natale era senza contratto…

Natale sei mesi dopo. Il maestoso e chiacchierato albero natalizio voluto fortemente dall’amministrazione comunale e da alcuni assessori di Mauri, rischia di diventare un “Cavallo di Troia” la maggioranza targata Mauri che lo aveva adottato come totem simbolico per attrarre “grandi masse di turisti” nella cittadina angrese. La documentazione contabile e il contratto di allestimento acquisti dalle opposizioni ora saranno inviati alla Corte dei Conti. Costato 28mila e zero60 euro lordi, l’albero sarebbe stato allestito nella pubblica piazza privo di “contratto di affidamento”. Un fatto grave se si pensa che fu esposto per circa un mese nella piazza principale del paese a rischio e pericolo di chi lo aveva montato.

Il contratto è stato infatti stipulato soltanto il 6 marzo del 2014, ben tre mesi dopo l’evento natalizio, sottoscritto davanti dal Segretario Generale Lucia Celotto, dal responsabile UOC Angela Marciano e dal legale rappresentante della Decolight. La vicenda è venuta a galla dopo le pressanti richieste fatte dal consigliere Marcello Ferrara che ha voluto vederci chiaro in una delle tante oscure vicende legate a questa amministrazione: “Tra la documentazione – dice Ferrara – che mi è stata fatta recapitare, mediante messo comunale, dalla segretaria Lucia Celotto oltre alla poco chiara stipula dei contratti, addirittura delle determine a firma della dottoressa Marciano, se non sbaglio fine gennaio 2014”.

Ferrara ha messo in evidenza anche il silenzio di Mauri, sulla questione, incalzato sulla questione in consiglio comunale: “Non ho avuto risposta dal sindaco, anzi non mi sono nemmeno accorto della sua presenza mentre parlavo, non lo sentivo eppure di solito si fa notare”. Sulla vicenda, pare indirizzata a prendere delle connotazioni di natura giudiziaria si pronuncia anche il capogruppo consiliare del Centro Sinistra, Cosimo Ferraioli: “A parte l'incongruenza evidenziata dal consigliere Ferrara sulla sottoscrizione di un contratto “dopo” che è stata fatta la prestazione, l'Amministrazione Mauri – Sorrentino utilizza allegramente i nostri soldi a fini esclusivamente clientelari: l'elargizione di contributi ad associazioni per il patrocinio di eventi, sono censurati dalla spending review e, direi, dal buon senso. I comuni non possono sponsorizzare tutto e tutti ma solo quelle manifestazioni che prevedono attività correlate a quelle istituzionali. Per il resto ci penserà la Corte dei Conti”. I capricci degli assessori costano cari alla comunità. Luciano Verdoliva