Scafati. Fratelli d’Italia. E’ il momento della resa dei conti

Incassato ma non digerito il risultato elettorale delle elezioni provinciali. A Scafati sarà resa dei conti in Fratelli D’Italia, tra il capogruppo Cristoforo Salvati con Mario Santocchio (candidato e non eletto) e il giovane neo consigliere Angelo Matrone. Tra i tre consiglieri comunali il clima era già teso, anzi, chiaramente di rottura, perché Matrone diverse volte è stato determinante per la maggioranza, votando con essa e contro il suo stesso partito.

L’ultimo episodio che ha scatenato gli animi è stato il voto a favore sul Bilancio di previsione 2014 di Matrone. Quest’ultimo ha sempre ammesso di lavorare per un centrodestra unito, e in una dichiarazione aveva spiegato la sua linea “morbida” verso Pasquale Aliberti: “Considero estremamente grave il fatto che a pochi giorni dalle elezioni provinciali continuino a far prevalere le loro divergenze, pretese e ambizioni personali sugli interessi generali – riferendosi a Salvati e Santocchio – Probabilmente non hanno ancora capito che tutto il centro destra sosterrà unito il candidato alla presidenza provinciale Giovanni Romano. Non capisco come possano auspicare a una sconfitta dell’amministrazione comunale proprio in questo momento in cui essa è fondamentale per la vittoria provinciale del centrodestra con a capo un importante esponente del nostro partito”.

Purtroppo, e i fatti lo hanno dimostrato, è accaduto il contrario. La maggioranza forzista scafatese ha votato Canfora, e il giorno dopo nessuno ha smentito. Così Pasquale Aliberti: “Sarebbe opportuno evitare la strumentalizzazione e riconoscere, invece, le proprie responsabilità per la sconfitta elettorale senza colpevolizzare FI. Sarebbe stato meglio ragionare sulla scelta di un candidato condiviso da tutta la coalizione”. Evidentemente il povero Matrone ci aveva visto male. O era stato male informato. Intanto il primo cittadino scafatese, finito sotto il fuoco di Edmondo Cirielli, difende a spada tratta i consiglieri che si sono “ribellati”.

“I feroci attacchi dell’on. Cirielli ai tanti amministratori locali di FI che ha definito ‘imbecilli’ e accusati di ‘tradimento’- scrive in una nota Pasquale Aliberti – sono l’ennesima dimostrazione dell’arroganza di chi in questi anni ha sfasciato e unito il centrodestra nella Provincia a seconda delle proprie convenienze. E’ finita un’epoca, ed è questa l’occasione per i tanti amministratori che in questi anni hanno dovuto sopportare questo triste modo di fare politica, di liberarsi, di ritornare in FI, partito della libertà, che con tenacia e con entusiasmo l’on. Mara Carfagna e i tanti militanti stanno provando costruire”.

E’ un sindaco inferocito Aliberti: “Non consentiamo al ‘Colonnello’, a colui che insieme ai suoi missini ha sfilato a Scafati insieme ai comunisti contro un sindaco di Forza Italia, a colui che ha provato a delegittimare Mara Carfagna, di darci lezioni di morale sul concetto di tradimento”. Il riferimento è alla “sfilata” che Fdi fece a Scafati a favore della “legalità” e contro Aliberti, occasione in cui a sostegno dell’allora candidato sindaco Cristoforo Salvati sfilarono anche i vertici salernitani.
Adriano Falanga

Redazione

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