all’Università di Salerno sarà presentato il libro di Marco Mondini “La guerra italiana. Partire, raccontare, tornare 1914-18”

Una giornata di studio per riflettere, in occasione del centenario, sulla Prima guerra mondiale. Nell’ambito del Seminario permanente di Storia e Storiografia dell’Università di Salerno, mercoledì prossimo si discuterà del libro La guerra italiana. Partire, raccontare, tornare 1914-18 (il Mulino, 2014) di Marco Mondini, ricercatore presso l’Istituto storico italo-germanico di Trento e docente di Storia contemporanea all’Università di Padova. L’appuntamento è nell’aula Imbucci alle ore 10.30.
Dopo i saluti di Sebastiano Martelli, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, introdurrà i lavori Pietro Cavallo, docente di Storia contemporanea dell’Università di Salerno, e interverranno, alla presenza dell’autore, Gia Gaglioti (Università di Napoli Federico II) e Carmine Pinto (Università di Salerno).
In conclusione sarà proiettato il video sulla Prima guerra mondiale La grande tragedia a cura di Pietro Cavallo, Pasquale Iaccio e Maurizio Nobili.

«La maggior parte di coloro che vennero travolti dalla guerra, fossero soldati al fronte o donne mobilitate nelle retrovie, fece la propria parte fino in fondo. Come ciò sia stato possibile, è uno dei quesiti a cui ho tentato di dare una risposta. Perché, dopo anni di combattimenti e morte e dopo una vittoria così duramente pagata, le emozioni dominanti in Italia siano state non l’orgoglio bensì la disillusione e il senso di fallimento, è un altro».
Gli italiani in guerra in un racconto nuovo e avvincente. Nel panorama delle opere che guardano all’esperienza dell’Italia nel primo conflitto mondiale questo libro sceglie infatti di adottare come prospettiva la storia culturale, sulla scia dei più aggiornati contributi internazionali. Facendo ricorso a un ventaglio amplissimo di fonti, dai giornali alle memorie, dalle fotografie alle cartoline illustrate, l’autore mette a fuoco tre aspetti essenziali: l’attesa della guerra e la mobilitazione totale nei mesi e anni precedenti il 1915; l’esperienza del fronte così come è stata raccontata dai combattenti in memorie e diari e come è stata interpretata e reinventata da giornali, riviste, film; infine il peso della guerra sul dopo, dal culto dei caduti ai monumenti, alla costruzione del mito. (fonte: www.mulino.it)

Il seminario è stato organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici – Sezione di Studi Storici, il Dottorato di Ricerca in Studi Letterari, Linguistici e Storici e il Dottorato di Ricerca in Italianistica dell’Università di Salerno.