“Presto o tardi, la verità viene sempre fuori. La decisione del Tribunale del Riesame di accogliere la richiesta di arresto del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, avanzata dalla Procura di Salerno, conferma le nostre perplessità su un’amministrazione che ha già avuto un riferimento importante in Nicola Cosentino”. E’ quanto afferma in una nota di Azione Civile, il movimento politico fondato da Antonio Ingroia.
“Secondo il sostituto procuratore della Dda, Vincenzo Montemurro, a Scafati ci sarebbe un vero e proprio ‘patto’ tra politica e camorra. Un patto che avrebbe favorito il sindaco di Forza Italia nelle elezioni comunali del 2013 e la moglie, Monica Paolino, nelle elezioni regionali del 2015. Peraltro, anche il gip di Salerno, che lo scorso luglio aveva respinto la richiesta oggi accolta dal Riesame, aveva riconosciuto la solidità del quadro accusatorio, pur ravvisandovi il reato di corruzione elettorale in luogo dello scambio di voti politico-mafioso. Quindi, al di là dell’esito di questa vicenda giudiziaria, Azione Civile ribadisce le posizioni già espresse in occasione delle elezioni comunali del 2013 e auspica che le forze sane della città reagiscano in maniera decisa per ripristinare la democrazia e allontanare la criminalità organizzata dalla gestione della cosa pubblica”.