Pagani Ambiente. Villani (M5S): “Giornalisti messi all’asta da un ente pubblico? È inaccettabile”

“Si ritiri il bando per assumere l’addetto stampa nell’azienda speciale Pagani Ambiente e si inizi a dare dignità ai professionisti del mondo della comunicazione”: a parlare è la Deputata del MoVimento 5 Stelle, Virginia Villani, rappresentante della Commissione Cultura e Istruzione della Camera dei Deputati. Il bando prevede una gara a ribasso per l’incarico, con un massimo di 700 euro lordi al mese per sei mesi, una cifra ben al di sotto della soglia di povertà e dei minimi tariffari previsti dalla legge. Tale avviso – secondo la Deputata – svilisce competenze e ruoli di chi è iscritto all’Albo dei Giornalisti. Eppure succede nel comune di Pagani (Salerno).
“Non è possibile accettare di mettere dei professionisti all’asta: è un incarico che, oltre a prevedere una serie di attività, sosterrebbe anche la speciale comunale a ridosso dell’imminente campagna elettorale per il rinnovo dell’amministrazione di Pagani. Un impegno di grande responsabilità e che richiede una specifica professionalità. La cifra proposta, già di per sé è irrisoria, tuttavia il difetto del bando emerge quando si precisa che l’aggiudicazione della gara avverrà secondo il criterio del massimo ribasso, in una sorta di asta. – dichiara la Deputata del MoVimento 5 Stelle Virginia Villani – Un criterio inaccettabile, che contestiamo per le gare ad evidenza pubblica, figuriamoci per gli incarichi di enti pubblici a professionisti esterni. Il MoVimento è sempre dalla parte dei più deboli, di chi viene sfruttato e di chi non viene riconosciuto nella sua professionalità. Non possiamo tollerare che anche le pubbliche amministrazioni alimentino un sistema competitivo anti-meritocratico che lede la professionità dei giornalisti, una categoria spesso vittima di sistemi editoriali che ragionano su logiche economiche e non sul bene del lettore. I giornalisti, quelli che non sono sotto l’ala protettiva di nessun potente e contano sulla loro professionalità, ogni giorno lavorano duramente per sbarcare il lunario tra contratti-vergogna e promesse di assunzioni che non arrivano mai. Dobbiamo abbattere questo sistema che crea “servi del potere” e iniziare a dare dignità ai professionisti della comunicazione, quelli veri, che possono acquisire la loro libertà solo conquistando l’autonomia economica ed una posizione professionale, contando sulla loro competenza e sui principi della meritocrazia. Porterò la questione in commissione, in un momento caldo, in cui il MoVimento 5 Stelle viene accusato di essere contro la stampa: noi non siamo contro i giornalisti, ma contro chi strumentalizza il “quarto potere”, tarpando le ali e togliendo occasioni e autonomia, ad una classe giornalistica che fatica ad emergere, quella dei cronisti liberi che ispirano la loro professione ai principi della Carta Deontologica e alla vita di eroi come Giancarlo Siani”.