Restano sbarrati dai lucchetti i tre parchi giochi comunali. Da quello di Via Baden Powell, nel nuovo quartiere di edilizia residenziale popolare, quello di Via Leonardo Da Vinci, anche questo in una zona densamente popolata a quello di Via Nazionale località Taverna, collocato nel plesso scolastico del III Circolo Didattico. Aree verdi destinate alle attività ludiche dei più piccoli ma anche punto di ritrovo di genitori e persone anziane, da tempo inspiegabilmente messi sotto chiave.
Il consigliere di opposizione Domenico D’Auria parla di precise responsabilità dell’attuale amministrazione comunale che sarebbe stata incapace di gestire semplicemente le quattro aree verdi realizzate dalla precedente gestione Mauri. Discorso a se merita anche la gestione delle strutture sportive, gran parte delle quali nel tempo è già gestita dai privati. Il Pala Galvani, la Palestra di Via D’Anna e lo stadio Novi, già da tempo sono gestite da associazioni sportive. A lamentarsi sono soprattutto le associazioni sportive del territorio, le cosiddette ASD (associazioni sportive dilettantistiche) costrette a sborsare circa 25 euro per ogni ora di attività e, in qualche caso, anche “vessate” dai gestori che decidono, senza immediato preavviso, repentini cambiamenti di orari e di calendari stabiliti in sede di stipula contrattuale con l’ente comune. Questioni che devono essere sicuremanete monitarate e valutate meglio dai funzionari comunali.
“L’unica utilità di avere affidato le palestre ai privati per il comune è stata quella di scrollarsi il peso degli oneri di gestione. La gestione privata limita fortemente le associazioni sportive senza scopi di lucro penalizzate dagli eccessivi costi orari, costrette a sborsare 24 euro per ogni ora di attività. Chiediamo chiarezza sulla gestione delle strutture sportive cittadine e delle tariffe dei servizi a domanda individuale. Questa amministrazione non ha mai tenuto contro delle fasce deboli e dei meno abbienti soprattutto per chi svolge un’attività sportiva per dare un servizio ai propri associati” dice il consigliere Domenico D’Auria.
Luciano Verdoliva