Angri. Maltempo. Strade allagate ecco i possibili motivi

Nella giornata di domenica poche gocce di pioggia hanno reso nuovamente impraticabile l’incrocio tra il cavalcavia di Via delle Fontane e la Strada Nazionale

Angri Allagamenti Via delle Fontane
Angri Allagamenti Via delle Fontane

Bastano poche gocce di acqua e subito scatta l’emergenza allagamenti stradali. Particolarmente condizionata dagli eventi piovaschi è la Strada Statale 18 che subito diventa impraticabile per veicoli e pedoni. Dallo scorso 5 agosto quando ci fu uno dei maggiori allagamenti della strada ad oggi poco è cambiato. Lo scorso 30 ottobre la nazionale rimase bloccata sotto i colpi di un nubifragio che si abbatté cin violenza sulla regione. Praticamente allagata per un tratto di circa due chilometri. L’acqua invase per circa trenta centimetri la sede stradale con il sistema fognario incapace di assorbire il carico di pioggia caduta. Nella giornata di domenica poche gocce di pioggia hanno reso nuovamente impraticabile l’incrocio tra il cavalcavia di Via delle Fontane e la Strada Nazionale.

I tecnici del comune presumono che gli allagamenti, molto abbondanti soprattutto nell’intersezione con il cavalcavia di Via delle Fontane, siano dovuti principalmente al mancato funzionamento delle pompe sommerse. Nella zona i residenti, durante i questi fenomeni piovaschi, lamentano anche la presenza di un cattivo odore presumibilmente proveniente dalla rete fognaria e dai tombini. Annoso, sulla problematica, il conflitto di competenze, per la manutenzione, tra il comune, l’azienda speciale Angri Eco Servizi e la Gori gestore di rete che, pare, dovrebbe curare pure la manutenzione delle pompe sommerse. Un sistema di pompaggio che non sarebbe entrato in funzione nelle ultime ore. Anche nel resto del territorio cittadino le cose non vanno meglio. Tombini e chiusini sono otturati da detriti e rifiuti di ogni genere e l’azienda speciale del comune Angri Eco Servizi che dovrebbe curarne la manutenzione non ha proceduto a nessun tipo incisivo d’intervento di pulizia. Con i fenomeni piovaschi tombini e chiusini ostruiti e fanno da tappo per le acque piovane.

Il maltempo delle ultime ore ha evidenziato ancora una volta e in modo chiaro la scarsa programmazione della manutenzione delle caditoie e degli impianti di raccolta delle acque piovane. Le principali strade del centro città e quelle periferiche sono state invase copiosamente dall’acqua piovana mettendo in risalto la scarsa tenuta del sistema fognario e, appunto, la pessima manutenzione di tombini e caditoie. Tutti questi disagi sono stati segnalati ripetutamente al comune. I cittadini in vari punti del territorio comunale, segnalano ed evidenziano la comune criticità senza risposta. I lavori di pulizia dei tombini e chiusini ostruiti da detriti e altri rifiuti sono troppo marginali e ristetti. La questione ora passa nelle mani dell’assessore delegato Maria Immacolata D’Aniello chiamata ancora una volta in causa dai cittadini.

Sulla questione interviene anche il consigliere comunale di opposizione dei Popolari Angresi, Alberto Milo che pone l’accento sulla scarsa attenzione verso un problema teoricamente di facile soluzione. “Siamo alle solite, basta qualche ora di pioggia e la nostra città è ostaggio di allagamenti che creano enormi disagi alla viabilità. In quattro anni di amministrazione non si è stata mai messa in campo una vera azione tesa a prevenire questa situazione. Caditoie sempre otturate nonostante rappresentino l’unica via d’acceso delle acque alla rete fognaria. Bisogna che Angri Eco Servizi svolga questa attività puntualmente come un’attività di ordinaria gestione. Questa situazione di stallo è l’ennesima conferma che sia il Sindaco e che l’assessore delegato non sono all’altezza del loro compito”.

Luciano Verdoliva