La Scafatese pronta a ritornare per giocare nel suo stadio

Presto la Scafatese calcio potrebbe tornare a giocare allo stadio comunale. Tempi stretti per la completa agibilità della struttura

Scafati Stadio Comunale
Scafati Stadio Comunale

Presto la Scafatese calcio potrebbe tornare a giocare allo stadio comunale. Tempi stretti forse entro il mese di novembre. Anna De Cola, assessore delegato allo Sport, che in questi giorni ha incontrato sia i tifosi che i vertici della società calcistica assieme al sindaco Cristoforo Salvati avrebbe annunciato l’imminente ritorno dei canarini nel loro stadio, scrive Metropolis. La squadra del presidente Vincenzo Cesarano da qualche anno sta giocando nel vicino stadio di Sant’Antonio Abate, colpa di una situazione economica sfavorevole che di fatto ha reso il campo sportivo sprovvisto del certificato di agibilità. “Appena mi sono insediata ho chiesto alla responsabile di settore di relazionarmi la situazione – spiega De Cola a Metropolis – la dirigente, che ringrazio per l’ottimo lavoro, ha stilato un cronoprogramma dei lavori, in modo tale da riuscire ad avere una data certa per la riapertura dello stadio”. Cinque i punti che separano ancora la “vecchia signora del calcio campano” dallo stadio “28 settembre”.

L’impianto potrebbe essere disponibile entro settembre
A fine agosto dovrebbero essere pronti gli spogliatoi, l’impianto di irrigazione e la pettinatura del campo. Le prove di carico sulle strutture sono state date in affidamento, e la fine è prevista per il 30 settembre. Affidate anche le verifiche per l’impianto di messa a terra. Il cronoprogramma prevede che i lavori siano completati entro il 15 settembre. Punto critico sarebbe il rilascio del certificato di prevenzione incendi da parte del competente ufficio dei Vigili del Fuoco di Salerno. Tale documento può essere emesso solo al termine dei lavori in corso, e la Scia è stata già affidata a tecnico abilitato. Questo iter dovrebbe terminare entro il 15 ottobre. In realtà il rilascio del certificato non sembra essere scontato, stando a quanto si legge nella relazione dell’architetto responsabile.

Sicurezza degli impianti sportivi cittadini
“Come è noto, susssite la criticità legata al fatto che una delle vie di fuga della tribuna ospiti, presente nel progetto allegato al parere preventivo già presentato ai VV.FF di fatto accede su un’area di proprietà privata. Nell’ipotesi in cui occorresse individuare altra via di fuga alternativa, si dovrà procedere a presentare una nuova richiesta Cpi, con aggravio dei tempi>>. <

Verso la gestione degli impianti ai privati
“L’orientamento di questa amministrazione è l’affidamento in gestione dei campi da tennis, e lo stesso per la maggior parte delle nostre strutture sportive. Stiamo lavorando per intercettare fondi dedicati e ai bandi per la loro esternalizzazione” afferma l’assessore delegato. I campi da tennis non sono stati ancora inaugurati poiché necessità l’installazione di una cabina Enel per l’allacciamento alla rete elettrica. Gli uffici preposti stanno lavorando in tal senso, sarà necessario anche un passaggio in consiglio comunale. Il piano di riequilibrio ha portato al massimo le tariffe per l’uso degli impianti sottolinea ancora De Cola. Tante piccole realtà sportive oggi in grande difficoltà. “Non penso che le tariffe possano subire variazioni – ammette la De Cola – purtroppo sono conseguenze del piano di riequilibrio che ha evitato il dissesto dell’ente. Non escludo però di concertare con le associazioni sportive altre soluzioni per aggirare il problema. Motivo per il quale invito le realtà sportive a collaborare tra loro in modo tale da ottimizzare i costi. Possiamo parlarne”.

Anna De Cola è stata già assessore allo sport ad Angri, dove vive. Questo non è andato giù alla tifoseria locale, che l’accusa di non essere vicino ai colori scafatesi. “Lo trovo bizzarro. Lavoro a Scafati, dove ho tanti amici. Non credo che il mio operato possa essere giudicato dal mio domicilio – chiarisce ad Adriano Falanga – bensì dall’impegno e contributo che porterò alla squadra di governo. Preferisco dare voce ai fatti, lavorando nel silenzio”.