Scafati. L’incompatibilità Cucurachi arriva in consiglio comunale

Il Consigliere comunale ed ex candidato sindaco della coalizione L’Altra Scafati rischia la decadenza, nel momento in cui non dovesse rimuovere le cause che lo rendono incompatibile

Marco Cucurachi
Marco Cucurachi

Arriva in Consiglio Comunale la presunta incompatibilità di Marco Cucurachi. Il Consigliere comunale ed ex candidato sindaco della coalizione L’Altra Scafati rischia la decadenza, nel momento in cui non dovesse rimuovere le cause che lo rendono incompatibile con il suo ruolo di amministratore pubblico. L’argomento è stato già calendarizzato per il prossimo 3 ottobre. “Un atto dovuto” fa sapere Mario Santocchio, Presidente del Consiglio Comunale. Il Capo dell’Assise ha inviato al Presidente della Commissione Garanzia una nota per la sua convocazione a stretto giro, finalizzata ad avere un parere sull’argomento.

La relazione agli atti

Agli atti vi è già una relazione prodotta dalla segretaria comunale Giovanna Imparato. Ironia della sorte, a convocare la Commissione Garanzia sarà lo stesso Cucurachi, che ne è presidente. Nella nota inviata, il Presidente del Consiglio Comunale chiede a Cucurachi di astenersi però dalla discussione, considerato il palese conflitto di interessi. “La Commissione sarà regolarmente convocata” replica Marco Cucurachi.

“Non decadrò dalla carica di consigliere comunale, la posizione è in via di definizione. Stiano sereni tutti quelli che mi vogliono fuori dal Consiglio comunale, fautori di una politica dell’odio personale, del discredito professionale e politico” aveva dichiarato pochi giorni fa. Dal momento in cui la discussione prende il via in Consiglio Comunale, il noto avvocato ha dieci giorni di tempo per chiarire la sua posizione, o rimuovere le cause della sua presunta incompatibilità. L’iter si conclude in tre sedute consiliari, quando, in assenza di riscontri positivi, l’Assise potrebbe dichiarare la sua decadenza.

A confermare la sussistenza di ipotesi di incompatibilità è stata la segretaria Giovanna Imparato, depositando il proprio parere in risposta ad un esposto presentato dall’ex sindaco Pasquale Aliberti lo scorso 30 luglio. Il lungo dossier dell’ex primo cittadino poneva l’accento sui profili di legittimità istituzionale, oltre che di Cucurachi, anche del consigliere di maggioranza Paolo Attianese con il sindaco Cristoforo Salvati e il Presidente del Consiglio Comunale Mario Santocchio. Secondo la dottoressa Imparato, sussistono profili di incompatibilità solo per Cucurachi.

“Poiché l’amministratore in questione ha un debito certo, liquido ed esigibile nei confronti del Comune – scrive la Imparato – essendo la sentenza che ha respinto il ricorso tributario passata in giudicato”. Nel corso del primo consiglio comunale dell’era Salvati, a sollevare il dubbio fu l’esponente di minoranza Alfonso Carotenuto. Dal canto suo, Cucurachi presentò un piano di rateizzazione con la Geset, che, a suo dire, poneva fine al contenzioso in essere. “La rateizzazione del debito – continua ancora la segretaria – non è sufficiente a far venire meno l’incompatibilità”.

Estinzione del debito

Solo la totale estinzione del debito di circa 28mila euro potrebbe frenare il procedimento di decadenza. L’ex sindaco però insiste, in una nota indirizzata sempre alla segretaria comunale, oltre che alla Prefettura di Salerno, Pasquale Aliberti se per il tramite dell’ufficio Ragioneria siano state effettuate verifiche sulle posizioni tributarie dei consiglieri e loro nucleo familiare, e se esistono eventuali contenziosi degli stessi di natura urbanistica, con l’Ente che amministrano. Nello stesso documento, al terzo punto Aliberti chiede ancora alla Imparato se è stato richiesto parere all’Anac per la vicenda del Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale riguardo il contenzioso che il Comune di Scafati ha avviato verso Agroinvest, società nella quale in passato entrambi sono stati amministratori delegati.

Adriano Falanga