Scafati. La Lega sfiducia ufficialmente il vicesindaco Peppino Fattoruso

La lettera, indirizzata al primo cittadino Cristoforo Salvati, è arrivata in maggioranza venerdì sera e sottoscritta dai consiglieri comunali legisti

Giuseppe Fattoruso
Giuseppe Fattoruso

La Lega Scafati sfiducia ufficialmente il vicesindaco e assessore Peppino Fattoruso. La lettera, indirizzata al primo cittadino Cristoforo Salvati, è arrivata in maggioranza venerdì sera e sottoscritta dai consiglieri comunali legisti Serena Porpora e Giovanni Bottone, quest’ultimo subentrato proprio a Fattoruso.

Mai entrato in sintonia

Il noto agronomo originario di San Pietro, veterano della politica scafatese, è stato eletto consigliere comunale come primo della lista presentata dalla Lega. A volerlo braccio destro di Salvati, con delega a Manutenzione, Villa, Verde, Turismo, Spettacolo, Politiche Giovanili sono stati gli stessi vertici del partito, in sede di accordi elettorali. Ma il feeling è durato molto poco, e se è vero che la lettera di sfiducia arriva formalmente dopo tre mesi dal voto, i rapporti tra il vicesindaco e i vertici cittadini non si sono mai realmente consolidati.

Una settimana fa, nel corso delle celebrazioni del 28 settembre 1943, ci fu un vivace scontro verbale tra Enzo Porpora (commissario cittadino e padre della consigliera Serena) e Fattoruso. Sono tre le motivazioni fornite al primo cittadino dai due eletti del partito di Matteo Salvini.

Disatteso gli accordi

Il vicesindaco avrebbe disatteso gli accordi presi con il partito al momento della sua indicazione, che prevedevano incontri settimanali con il partito e il gruppo consiliare per le strategie politico-amministrative. “Non ha seguito la linea del partito, mettendo spesso in difficoltà la nostra azione amministrativa – scrivono Porpora e Bottone – e in un comune che esce da uno scioglimento per camorra, con gravi disagi sociali e ambientali, non ha svolto nessuna azione politica che potesse far risaltare le strategie della Lega”. Motivi questo che hanno convinto i due consiglieri comunali, in uno con il commissario cittadino, di chiedere una rimodulazione di Giunta nel più breve tempo possibile. Nel documento non viene citato il portavoce provinciale Mariano Falcone, più volte pubblicamente critico sull’operato del suo assessore. Lo stesso Falcone potrebbe essere indicato come suo sostituto.

“Non conosco la lettera, non ero alla riunione – replica Fattoruso – e dal partito non ho ricevuto nulla, nessuna richiesta o incontro. Approfondirò con la maggioranza, il sindaco e ovviamente i vertici regionali del partito”. Dalla maggioranza potrebbe arrivare presto una risposta agli alleati, con la promessa di chiedere si una rimodulazione della giunta, ma non prima dell’approvazione del Bilancio, prevista entro dicembre.

Redazione

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