Sono due donne, entrambe alla loro prima esperienza consiliare, entrambe elette in maggioranza ed entrambe commercialiste, i consiglieri comunali più presenti alle attività istituzionali di Palazzo Mayer. Nunzia Di Lallo ed Ida Brancaccio sono state elette in Fratelli D’Italia e Insieme Possiamo, la prima ha toccato quota 49 sedute, la seconda la segue con una seduta in meno. Riceveranno rispettivamente 1.673 e 1.639 euro a testa. Arriva il via libera alla liquidazione dei gettoni di presenza per i 24 consiglieri comunali componenti l’Assise scafatese. La determina è stata pubblicata il 31 gennaio, e liquida agli eletti le sedute a cui hanno partecipato, tra Consigli Comunali e commissioni, nel secondo semestre 2019. In pratica è la loro prima retribuzione, in quanto la loro elezione è stata convalidata nel corso del primo consiglio comunale tenuto l’8 luglio 2019. I consiglieri, a differenza di giunta e primo cittadino, non ricevono una retribuzione fissa, ma un gettone di presenza di 34,15 euro per ogni seduta consiliare o di commissione in cui sono componenti. Un rimborso spese, che non può superare mensilmente i 976 euro, con la presenza teorica a 28 sedute tra Consigli e Commissioni. Nel consuntivo il mese di Agosto è pari a zero, in quanto le attività istituzionali sono state pressoché assenti. Tra la commissioni più convocate quella Bilancio, presieduta proprio dalla Di Lallo, e in cui è presente anche la Brancaccio. Ciò ha permesso anche agli altri componenti, tra cui Michele Grimaldi e Giuseppe Sarconio, di raggiungere un elevato numero di partecipazioni (e gettoni) attestandosi ex aequo quali consiglieri di minoranza più presenti, entrambi con 41 sedute e 1400 euro di rimborso. Il più assente in questo primo semestre è il consigliere Alfonso Di Massa. Capogruppo di Fratelli D’Italia e consigliere più votato con quasi 750 voti, Di Massa per sua decisione si è astenuto dal prendere parte alle attività istituzionali fino a settembre. Una scelta dettata dall’esigenza di far calmare le acque dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per una vicenda privata. Lo segue a ruota Michele Russo, leader della coalizione Insieme per Scafati, che lo ha portato al ballottaggio mancando la vittoria per circa 700 voti. Russo, dirigente ex Agroinvest, è stato presente ad appena 13 sedute, per un compenso di 443 euro. Va detto che lo stesso, a differenza degli altri colleghi, prende parte a sole due commissioni su tre, mentre Sarconio ne occupa quattro. La terza posizione tra i meno presenti è occupata da un altro candidato sindaco, il dottore Antonio Fogliame: Per lui 18 sedute e 614 euro di rimborso. Appena due sedute (68 euro) per Liliana Acanfora, subentrata il 6 novembre al dimissionario Marco Cucurachi (15 presenze e 512 euro). Tra gli stacanovisti anche Luca Maranca (44 presenze e 1502 euro) e il veterano Michelangelo Ambrunzo, che con le sue 40 presenze e 1.229 euro conferma i dati delle scorse consiliature a cui ha preso parte. ”Quanto mi sono candidata sapevo che avrei dovuto sacrificare il mio lavoro – dice Ida Brancaccio – il mio studio professionale purtroppo ne risente e non sono certo i gettoni di presenza a ripagarmi. Anzi, devo ringraziare i miei collaboratori per il supporto. Il desiderio di risollevare la mia città e la passione che nutro nel progetto della nostra coalizione mi ripagano dei sacrifici. Il mio unico obiettivo è poter dare concretamente il mio contributo per dire un giorno di averci provato caparbiamente”. Sulla stessa scia anche Nunzia Di Lallo. “Non sempre è facile districarsi tra lavoro e impegni istituzionali, ma se non avessi voluto mettere in secondo piano l’attività professionale, avrei scelto di restare a casa. Da Presidente della Commissione Bilancio posso dire a me stessa di aver contribuito, con gli altri colleghi, ad evitare il dissesto. Un risultato raggiunto da questa amministrazione che purtroppo non sempre viene ricordato”.
Adriano Falanga
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