Nel giorno di San Valentino la Lega ritrova il suo primo amore, ma rompe con l’amante. Ha i tratti di una telenovela la lunga querelle sulla rimodulazione della Giunta, con i leghisti che siglano la pace siglata Peppino Fatturoso e “diffidano” il primo cittadino dal nominare l’avvocato Paola Tedesco. Nomina che comunque c’è stata ieri mattina, quando la Tedesco ha ufficialmente rilevato la poltrona di Maria Pisani. L’uscente assessore al Bilancio e Contenzioso ha scelto di essere presente alla conferenza di addio, e questo nonostante non abbia rassegnato le dimissioni, bensì sia stata revocata. Le motivazioni? Politiche, Salvati ha voluto soddisfare le pressanti richieste del gruppo consiliare “Salvati Sindaco”: Arcangelo Sicignano e Nicola Cascone. Se è vero che era stata candidata non eletta nella loro lista, è anche vero che la sua nomina nell’esecutivo era in capo al sindaco, e non al gruppo consiliare. C’è tensione nella stanza del primo cittadino, a far “rumore” il vuoto di consiglieri comunali e assessori. C’erano solo gli esponenti di Fdi Paolo Attianese, Luca Maranca e l’assessore Alessandro Arpaia. Assenze che pesano, e danno la misura di come la coalizione non abbia gradito la revoca dell’assessore al Bilancio ancor prima dell’approvazione in Consiglio Comunale. Poche ore prima i leghisti a mezzo pec avevano invitato il sindaco a desistere dall’effettuare la nomina, che ha segnato anche l’addio al patto di collaborazione “Scafati al Centro”, tra Lega e Salvati Sindaco. La Pec è sottoscritta dal gruppo consiliare composto da Serena Porpora e Giovanni Bottone, con “il nostro assessore di riferimento il vicesindaco Peppino Fattoruso”. Segno di un equilibrio ritrovato, a margine di un incontro con il coordinatore regionale Nicola Molteni. La loro pace segna però la rottura con Sicignano e Cascone, e il colpo gobbo di Fattoruso al sindaco, che ha cercato in tutti modi, in questi giorni frenetici, di resistere alle richieste dei salviniani di nominare in sua sostituzione Laura Semplice. “La prima firma è la sua” spiega Salvati, mostrando un palese disappunto. “Ho piacere per l’unità ritrovata, apprezzo molto i loro sforzi – commenta il sindaco – ma la giunta è mia prerogativa, non vedo perché non avrei dovuto nominare l’avvocato Tedesco. Non mi aspettavo questa scelta, esiste a questo punto un problema Fattoruso, che ho sempre garantito. Ho sempre rispettato la sua figura e il rapporto con il partito”. Salvati chiarisce: “il vicesindaco non è in discussione, ma mi aspetto una posizione chiara. Non discuto il merito come assessore, ma l’impegno politico, che io ho mantenuto fin dal primo giorno”. Successivamente, a margine della conferenza, nei corridoi di Palazzo Mayer Enzo Porpora, portavoce del partito con la figlia Serena, capogruppo, confermeranno l’idillio ritrovato così come la volontà di non revocare ancora la Pisani. “C’è ancora il bilancio da approvare” dicono all’unisono, senza risparmiare una stoccata agli oramai ex alleati di Salvati Sindaco: “una listarella, noi siamo un partito”. Saranno giorni di fuoco i prossimi, a partire da lunedi sera al vertice di maggioranza, considerato che anche gran parte della coalizione aveva chiesto al sindaco di soprassedere. Palese la soddisfazione sul volto della coppia Sicignano-Cascone. “Scafati al centro non esiste più, esiste Salvati Sindaco e il suo assessore” la stoccata. Paola Tedesco sarà delegata a Bilancio, Contenzioso e (novità) Pubblica Illuminazione. “Un onore continuare il lavoro della brillante collega – le parole della neo assessora – spero di essere all’altezza. La grinta e determinazione che mi hanno sempre riconosciuto mi supporteranno”. Necessario anche un buona dose di pelo sullo stomaco, visto l’andazzo. Le novità però non finiscono qui, con buona probabilità la prossima settimana potrebbero arrivare anche le dimissioni di Alfonso Fantasia, delegato al Commercio. Al suo posto il suo mentore, “mister 750 voti” Alfonso Di Massa.
L’EREDITA’ DI PISANI ALLA TEDESCO
Non perde mai il suo proverbiale aplomb Maria Pisani. Sa che la sua revoca è frutto di un accordo politico “forzoso”, e nel giorno dell’addio ha voluto esserci e rivendicare il suo operato. E onore al merito, le va riconosciuto il profondo impegno speso nell’istruttoria del piano di riequilibrio che ha di fatto scongiurato il dissesto. “Presidiare l’internalizzazione dei tributi, che sono il tesoro dell’Ente” la sua raccomandazione a Paola Tedesco. “Abbiamo svolto un lavoro immane, nonostante la severa carenza di organico”. Bilancio e contenzioso erano voci che pesavano milioni di euro sugli equilibri. “Anche per l’ufficio contenzioso possiamo dire di aver superato la fase critica. Oramai il 75% del pregresso è stato completamente risolto. E’ diminuito il volume dei pignoramenti ed il numero delle sentenze riconosciute come debiti fuori bilancio”. Restano i debiti Pip e Piano di Zona. “Nel caso del Pip il contenzioso doveva essere gestito dalla Agroinvest, che non ha neanche dato modo al nostro comune di conoscere l’entità e lo stato delle attività giudiziarie in corso, impedendoci di programmare valutare in anticipo le risorse relative. L’esisto negativo ricade sul nostro bilancio e non sulla società che lo ha determinato”. Maria Pisani rivendica le più importanti misure previste per ripianare la massa debitoria ereditata. “La vendita del patrimonio immobiliare, la rinnovazione delle concessioni cimiteriali, la vendita delle farmacie, la riduzione delle spese, il rilancio del progetto dell’area Pip, il completamento del Polo Scolastico, saranno gli elementi che quest’amministrazione, che ha fatto del ripristino della legalità e della trasparenza la propria bandiera, dimostrerà di poter garantire la correttezza delle procedure e impedirà la creazione di sacche oscure o di centri di potere”. Paga lo scotto degli accordi politici la Pisani, forse l’unico assessore a meritare la piena sufficienza. A dirlo sono i risultati del resto. “Ringrazio l’avvocato per l’ottimo lavoro svolto, resterà a noi vicina comunque”, l’encomio di Cristoforo Salvati.
Adriano Falanga