Voto regionali. La carica dei “maschietti” dell’agro nocerino

L’agro nocerino presenta la sua squadra di “maschietti” alla caccia di un seggio in consiglio regionale. Allo start ci dovrebbero essere almeno tre ex sindaci

Regione Candidati

Avanti agro.

L’agro nocerino presenta la sua squadra di “maschietti” alla caccia di un seggio in consiglio regionale. Allo start ci dovrebbero essere almeno tre ex sindaci (Carpentieri compreso in caso di decadenza programmata), una lista che comunque è ancora in aggiornamento – n.d.r. Nella galassia dei tanti partiti e dei nomi eccellenti che appoggiano la corazzata del governatore uscente Vincenzo de Luca anche gli ex sindaci di Pagani, Salvatore Bottone, e di Angri, Umberto Postiglione. In dote portano una decennale esperienza amministrativa e una buona conoscenza delle dinamiche territoriali locali.

Bottone ha sposato la causa del Partito Socialista dopo una lunga militanza nell’area di centro destra. Postiglione “reaparecido” dopo il ciclo prefettizio dovrà trovare nuovo slancio e nuove motivazioni sul territorio che è socialmente cambiato tanto dagli anni novanta, epoca della sua amministrazione comunale. Il vento del consenso potrebbe essere determinante.

Il caso Carpentieri.

Nunzio Carpentieri attende di essere impalmato da Fratelli D’Italia, ma nella sua città c’è un palese malcontento per una nuova possibile decadenza, tanto da fare insorgere alcuni notabili cittadini pronti a formare un “comitato anti – decadenza”. Alla base della contestazione l’intolleranza verso questo tipo di azione a chiaro danno della comunità locale.

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Gli altri aspiranti.

Allo start anche Salvatore Arena vecchia conoscenza della politica dell’agro tornato in campo per “il bene dell’agro”. Già consigliere regionale, Arena è da sempre stato fedelmente nell’orbita politica di Clemente Mastella fin dai tempi dell’Udeur, con un passato anche nel Partito socialdemocratico. Arena è quello che tra i politici locali riscuote apprezzamento soprattutto tra la base popolare.

Il Movimento Cinque Stelle tenta l’affondo con ben due candidati nell’agro: Cosimo Panico e Pasquale Milite, un vero pilastro dei grillini nell’agro. Una sfida tosta ma non proibitiva per nessuno dei candidati che hanno dalla loro parte anche l’imprevedibilità del voto di opinione sempre più “concettualmente liquido”. In palio ci sono nove seggi per la provincia di Salerno. Per poter accedere alla ripartizione dei seggi, i consiglieri vengono eletti con criterio proporzionale su base di liste circoscrizionali, una lista a livello provinciale deve superare la soglia di sbarramento del 3%, a meno che non faccia parte di una coalizione capace di ottenere almeno il 10%. Gli elettori campani possono effettuare un voto disgiunto (ovvero indicare un candidato governatore e poi volendo anche una lista che non lo appoggia), oltre alla possibilità d’indicare fino a due preferenze per quanto riguarda i consiglieri.
Luciano Verdoliva

Redazione

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