Dopo le proteste dei residenti di via Crapolla contro l’istallazione di un’antenna 5G il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio ha fermato l’iter per la sua installazione chiarendo ai residenti che allo stato delle cose anche se si arrivasse ad un rifiuto del Comune la partita resta aperta . Lo Sapio ha prima sospeso i lavori della commissione paesaggistica e successivamente incontrato il comitato di protesta contro l’installazione della stazione radio base della società di telefonia Iliad. Dalla verifica degli atti il sindaco di Pompei ha appurato che manca il parere preventivo dell’Arpacì come previsto dalla normativa. “Non appena venuto a conoscenza della problematica – ha affermato il sindaco Carmine Lo Sapio – durante l’incontro di martedì sera – ho controllato il dossier della pratica verificando che si tratta, di una richiesta pervenuta lo scorso mese di luglio che ha già ricevuto alcuni pareri che avevano determinato la convocazione della commissione paesaggio competente in materia. La riunione di mercoledì mattina abbiamo ritenuto opportuno rinviarla a data da destinare a causa della necessità del mantenimento dell’ordine pubblico contro l’agitazione popolare. Inoltre a seguito di un sopralluogo sul sito prescelto per l’impianto abbiamo verificato che non si intende installare un semplice ripetitore di segnale o un’antenna, ma una vera e propria “stazione radio base” dalle dimensioni considerevoli, ad una distanza molto ravvicinata alle abitazioni. Particolare non di poco conto che desta legittimi malcontenti nella popolazione residente che ha suscitato la protesta. Ne consegue che ho ritenuto opportuno sospendere la commissione per motivi di ordine pubblico e per verifiche tecniche, durante le quali abbiamo verificato che è necessario il parere preventivo dell’Arpac, non ancora pervenuto. Abbiamo quindi avviato la pratica di richiesta del documento e sospesa l’istallazione dell’impianto. Per onestà intellettuale – ha concluso il primo cittadino di Pompei – mi preme sottolineare che la questione non può dirsi conclusa perché qualora (dopo l’acquisizione di pareri) il Comune negasse l’autorizzazione all’installazione, la società richiedente potrebbe presentare ricorso al Tar, avviando un diverso tipo di procedura che non sappiamo dove ci porterà. Da parte nostra, faremo tutto il possibile per tutelare la salute dei cittadini, ma la partita resta aperta”. Ha concluso il sindaco di Pompei Carmine LO Sapio.
Mario Cardone