Agro Nocerino Sarnese. Fiume Sarno c’è l’inchiesta giudiziaria.
Bacino del fiume Sarno: interi territori senza fogne e depurazione. E’ in atto una intensa attività investigativa delegata ai Carabinieri dalle Procure della Repubblica di Nocera Inferiore e Torre Annunziata, che attualmente interessa i Comuni di Angri, Sarno, Scafati, Poggiomarino, Striano e Santa Maria La Carità, ma che è destinata a interessare anche altri Comuni dei rispettivi circondari è diretta ad accertare le cause della mancanza o dell’inattività delle reti fognarie e del mancato collettamento delle stesse, ove esistenti, ai depuratori.
Il quadro ricognitivo dell’inquinamento.
Oltre ad acquisire un quadro ricognitivo completo dell’attuale stato dell’inquinamento del fiume Sarno derivante dai reflui domestici non depurati, attraverso un approfondimento in ordine alle modalità di gestione delle acque reflue e allo stato di avanzamento delle opere fognarie e dei collettori di collegamento delle reti fognarie ai depuratori esistenti. Attività d’indagine che serve anche a verificare l’eventuale stanziamento di fondi pubblici per la realizzazione di tali opere e le modalità di utilizzo degli stessi.
Manca la rete fognaria.
Molti comuni dei circondari, infatti, da Nocera a Torre Annunziata non hanno il collettamento agli impianti di depurazione o addirittura non hanno una propria rete fognaria, e di conseguenza le acque reflue vengono riversati direttamente nel corso d’acqua, contribuendo al grave inquinamento sia del fiume Sarno che dell’area marina adiacente la foce del fiume. Dall’esame dei risultati delle analisi dei campioni d’acqua del fiume Sarno, effettuati dall’ARPA Campania, che collabora con i Carabinieri, è emerso che, con riferimento a determinati parametri, tra i quali quello batteriologico dell’Escherichia Coli, lungo tutto il corso del fiume Sarno, si riscontrano valori di concentrazione elevati che eccedono di gran lunga il limite massimo fissato per legge, tanto da rendere impossibile, per lo strumento di analisi utilizzato, rilevarne l’esatto valore, soprattutto in prossimità della foce del fiume.
Si tratta di uno di quegli elementi di pressione ambientale, caratteristico della contaminazione fecale, proveniente dagli scarichi dei servizi igienici delle abitazioni e degli opifici industriali, la cui presenza rappresenta un importante bio – indicatore della compromissione della salute delle acque e assume particolare rilevanza per le possibili conseguenze negative sulla salute dell’uomo e/o degli animali, trattandosi di organismi patogeni capaci di provocare malattie trasmesse per via idrica, che, attraverso differenti modalità, possono dare origine a patologie mediante la circolazione dei germi patogeni.
Aldo Severino