Rientra a casa con la superCoppa la Givova basket ed il patron Nello Longobardi e’ felice come quando un figlio discuta positivamente una tesi di laurea. La sua squadra ha raggiunto un altro traguardo, ha guadagnato quella maturità ed esperienza che compete ai grandi team, ha messo un altro ambito trofeo in bacheca. L’occhio lucido la dice lunga. La Givova Scafati può tranquillamente essere annoverata tra le squadre di A2 dal palmares più ricco. Dal 2000 ad oggi, due promozioni in Serie A2, una in Serie A, due Coppa Italia di A2 ed ora anche una SuperCoppa di A2. “Ringrazio in primis coach Finelli, il suo staff tecnico e medico (Di Martino, Confessore, Carmando, Trofa, Acanfora ed Inserra), nonché lo staff dirigenziale (Guastaferro, Lubrano, Di Capua) e mio figlio Enrico. Ringrazio Alessandro Rossano – prosegue patron Nello Longobardi –, Giovanni Acanfora e Pina Lodovico (Givova) ed i miei cugini Fabio e Fabrizio Longobardi, che mi accompagnano da anni con grande passione ed entusiasmo per il sociale e per lo sport. Questa vittoria è il giusto epilogo di un grande lavoro di squadra, fatto di impegno psico-fisico e sacrifici economici. La dedichiamo all’amministrazione comunale ed alla città di Scafati, nonché a tutto il nostro comprensorio, al prof. Mario Polverino ed al suo staff per l’impegno che stanno profondendo per la gestione del reparto Covid dell’ospedale cittadino Mauro Scarlato”. Certo è una vittoria che arriva in un contesto storico diverso dalle altre affermazioni. Il bagno di folla non ci può essere, ma l’entusiasmo è quanto meno riscontrabile sui social. “Ci auguriamo che dall’inizio del nuovo anno ci possano essere i presupposti che rendano possibile l’ingresso di un 10-15% di pubblico negli impianti così che si possa convidere con i nostri supporters la comune passione per questo sport. Non sarà facile, ma ci speriamo. Siamo alla seconda ondata e già si parla di terza. Abbiamo comunque portato un pò di buon umore alla nostra gente – spiega Longobardi – grazie al grande lavoro svolto dai media, capaci di ridurre le distanze imposte dal momento. Avevamo sfiorato questo successo nel 2016 ed ora siamo riusciti a portare per la prima volta al Sud questo trofeo. Questa affermazione, in quanto a valore emozionale, negli ultimi 20 anni, è allo stesso livello delle due Coppa Italia vinte ed è seconda solo alla gioia per la promozione in Serie A del 2006”. Il patron è un fiume in piena e non nasconde la soddisfazione per la dedica della vittoria regalatagli in diretta dal suo capo allenatore. “Non me l’aspettavo. Abbiamo ripreso un discorso lasciato in sospeso. Ancora non ci conosciamo bene l’un l’altro dal punto di vista caratteriale, ma la stima reciproca è immensa. Sta facendo un grande lavoro. Ha sposato il nostro progetto e, in un contesto socio-sportivo che non ha precedenti, sta dimostrando grande attaccamento alla nostra realtà. Sono orgoglioso di quanto fatto sin qui e delle belle parole spese per me e la mia famiglia”. La squadra sta girando a mille. Un giusto mix di qualità ed esperienza che proverà a portare in alto i colori gialloblù. “Abbiamo allestito un roster lungo ed esperto per il quale occorrerà essere molto bravi a gestirne le energie in allenamento e nelle partite. Mi ha fatto molto piacere che Benvenuti si sia aggiudicato il titolo di MVP della finale. E’ la prima volta che un giovane lungo italiano raggiunga questo risultato.E Con il successo in SuperCoppa abbiamo riportato entusiasmo e sorriso
alla nostra gente ed ai nostri supporters, grazie al buon lavoro svolto dal punto di vista comunicativo,
non solo attraverso la carta stampata, ma anche e soprattutto attraverso i social network, che sono
riusciti ad azzerare le distanze imposte dalle vigenti norme tra il team e tutti i propri sostenitori: la loro
partecipazione sentita ci ha riempiti il cuore di orgoglio. La SuperCoppa è un bellissimo trofeo a cui ci
tenevamo: i ragazzi sono stati tutti bravissimi, non c’è stato un solo giocatore a prevalere sugli altri,
ma tutti sono stati importanti, hanno portato il proprio mattoncino e questo è merito senza dubbio di
coach Finelli e del suo staff. Portiamo questo trofeo per la prima volta a sud dello Stivale: l’avevamo
sfiorato nel 2016 contro la Fortitudo Bologna ed siamo riusciti a conquistarlo. Ora ci gettiamo a
capofitto nel campionato, sperando di poter festeggiare quanto prima con i nostri tifosi e condividere
con loro questa bellissima Coppa, che ora resterà per qualche tempo nella sede del nostro main
sponsor Givova».
F.Quagliozzi
Scafati. Givova basket con la SuperCoppa la gioia del patron Longobardi
il proprietario del club ha voluto prendere parola per fare dei personalissimi ringraziamenti e per manifestare la propria soddisfazione