Angri: COVID 19. Speranze di ripresa: la fattoria di Aniello.
In via Monte Taccaro crocevia di runners, scolaresche e golosi c’è, da oltre tre lustri, la Fattoria didattica Cannavacciuolo con annessa risto – pizzeria. L’emergenza Covid anche in questo lembo di area pedemontana sta creando grandi difficoltà al titolare Aniello Canavacciuolo, alla conduzione di una fattoria agricola a gestione familiare, che dal 2012 accoglie ogni anno tante, per i percorsi didattici, le scolaresche del territorio. Da molti mesi, a causa dell’emergenza sanitaria, l’attività però si sostiene prevalentemente con i pochi marginali profitti della pizzeria in funzione, come altrove, solo per l’asporto.
Sale vuote e la sussistenza.
Le sale restano desolatamente vuote con la speranza di potere riaprire al pubblico già dalla prossima primavera da qui l’appello di Cannavacciuolo alle istituzioni, è difficile, infatti sussistere con i costi di gestione eccessivi e i ristori auspicati e proclamati ma oggi centellinati e selettivi e non coprono nemmeno le spese.
La speranza di una ritrovata normalità.
Cannavacciuolo tuttavia non si scoraggia, nonostante la sua categoria, in ogni accezione, è una di quelle più penalizzate dal colorato lockdown che va ormai avanti da oltre dieci mesi. È forte nelle sue parole il messaggio di speranza di una auspicata ripresa.
Il servizio è di Aldo Severino