Scafati. Ritorno a scuola dopo la decisione del TAR: le reazioni.
E’ durata neanche 24 ore l’ordinanza di chiusura scuole disposta dal sindaco Cristoforo Salvati. Ieri mattina il Tar ha infatti accolto il ricorso presentato da sette agguerrite mamme, sospendendo il provvedimento e rinviando il tutto all’udienza fissata per il 9 marzo. “Il provvedimento impugnato non contiene alcun riferimento a dati sanitari specifici dell’Unità di Crisi regionale o della competente ASL, circa un aggravamento dei contagi nelle scuole” scrive il Presidente Leonardo Pasanisi.
Ordinanza precauzionale.
Del resto, che l’ordinanza fosse stata adottata su base solo precauzionale era stato confermato anche dallo stesso primo cittadino. “A Scafati non ci sono focolai nelle scuole ma avendo un numero esiguo di risorse della polizia locale da destinare ai controlli davanti alle scuole per evitare assembramenti all’entrata ed all’uscita di esse, sono stato costretto ad adottare restrizioni specifiche” aveva spiegato Salvati. Dal 20 gennaio i contagi direttamente ascrivibili alla ripresa scolastica sono appena 19, considerato che gran parte si erano verificati in un solo plesso a causa dell’incoscienza di una famiglia, che aveva mandato a scuola il proprio figlio, nonostante la quarantena obbligatoria dovuta a familiari conviventi positivi. Lo stesso istituto era già stato chiuso.
La difesa di Salvati.
“Rispetto la decisione del Tar, ciò nonostante, continuo a difendere le mie scelte e a ribadire la mia preoccupazione per l’attuale andamento della situazione epidemiologica nella mia città, che ha fatto registrare nelle ultime due settimane un incremento esponenziale del numero dei nuovi positivi, passati dai 15 di quindici giorni fa ai 174 della settimana successiva – ribatte il sindaco – Se, infatti, è vero che le scuole sono ambienti sicuri, è pur vero che possono diventare sedi di contagio in una fase come quella attuale in cui il virus sta riprendendo a circolare pericolosamente. Il rischio che si giunga ad una nuova zona rossa a Scafati è altamente probabile”. Ed è ciò che Salvati ribadirà il 9 marzo.
Il ricorso di Diego Chirico.
Ad assistere le 7 mamme nel ricorso, l’avvocato Diego Chirico, già assessore nell’ex Giunta Aliberti. “Questa delle scuole non deve essere una battaglia politica o personale, ma soltanto la necessità di tutelare, dopo quasi 10 mesi in DAD, i nostri ragazzi – spiega l’avvocato – Non trasformiamo la battaglia per i nostri ragazzi nella guerra dei poveri, ognuno è libero di pensarla come crede, ma resta il sacrosanto diritto di educazione e insegnamento dei ragazzi”. Contro l’ordinanza ieri mattina avevano protestato una 15ina di mamme “NO DAD” sotto Palazzo Mayer, chiedendo e ottenendo un incontro con il sindaco. Erano tutte a favore della ripresa in presenza per le scuole dell’infanzia e primaria. “Essendo i nostri bambini molto piccoli, la DAD risulta difficile, perché si distraggono facilmente. C’è bisogno di assistenza continua, e questo obbliga molte di noi a restare a casa senza poter lavorare” le motivazioni edotte da Fiorella e Loredana, presenti al sit – in. Questa mattina le scuole, con cimitero e mercato, saranno comunque chiuse per allerta meteo.
Adriano Falanga