Pompei. Daspo si configurano le direttive generali

Si definiscono le linee generali per l’attuazione della misura di prevenzione a colpire le presone coloro che con comportamenti inopportuni e inadeguati minano alla sicurezza, la salute dei cittadini e il decoro urbano. Il Daspo è n provvedimento che ha incassato l’unanime benestare delle Forze dell’Ordine che questa mattina hanno partecipato ad un tavolo tecnico al Comune di Pompei a cui hanno preso parte anche il Sindaco e il segretario generale. Un incontro che è servito per fare il punto sull’iter burocratico necessario all’adozione del provvedimento che ha acquisito integrazioni e suggerimenti da parte delle Forze dell’Ordine per rendere il Daspo urbano più incisivo. Le indicazioni andranno ad integrare le modifiche, già avviate, da apportare al Regolamento di Polizia Municipale che nella prossima settimana potrebbe arrivare sul tavolo della Commissione Affari Istituzionali e approdare successivamente nel Consiglio comunale previsto a fine mese. Il Daspo, prevede la possibilità di multare e stabilire un divieto di accesso ad alcune aree della città per chi “ponga in essere condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione” di infrastrutture di trasporto, strade, piazze, e stazioni ferroviarie. Ad eventuali altri contravventori, la proposta iniziale era di applicare il Daspo a carico di prostitute e parcheggiatori abusivi, senza colpire gli avventori mentre le Forze dell’Ordine hanno suggerito di estendere il raggio del provvedimento agli avventori delle prostitute e ai fruitori dei parcheggi abusivi. Inoltre, sono stati estesi al Daspo spazi urbani in cui si può incorrere nel provvedimento, allargandoli agli svincoli autostradali e ai presidi sanitari. Il provvedimento, introdotto dal D.L. n. 14/2017, convertito con modificazione dalla L. 48/2017 e avente ad oggetto la sicurezza urbana, prevede una sanzione pecuniaria amministrativa di importo compreso tra 100 e 300 euro e l’ordine di allontanamento per 48 ore a partire dall’accertamento del fatto. In caso di recidiva, la sanzione pecuniaria viene raddoppiata e il destinatario del Daspo verrà sottoposto alle disposizioni decretate dal Questore.
I luoghi tutelati dal Daspo urbano sono le stazioni di trasporto pubblico, le autostazioni, le stazioni ferroviarie, le infrastrutture marittime e gli aeroporti, le autostrade gli svincoli autostradali. I regolamenti di polizia urbana possono comprendere anche gli istituti scolastici e universitari, le aree museali, i siti archeologici, i complessi monumentali, le aree adibite a verde pubblico, i luoghi di interesse culturale o comunque interessati da considerevole afflusso turistico, i presidi sanitari e le zone che ospitano fiere, mercati e spettacoli.