Pompei. Nuova tattica della maggioranza nella gestione del consiglio comunale

Pompei. Città pericolosa per i disabili

Nel consiglio comunale di ieri (25 novembre) è stata sperimentata dalla maggioranza una strategia mediatica nella gestione del consiglio comunale che punta a dare meno risalto agli assalti a colpi di interrogazioni da parte della minoranza a cui il sindaco Lo Sapio ha replicato con calibrati interventi, alternando minacce di querele ad inediti “volemose bene”. Iniziativa partita in avvio di seduta col consigliere comunale Stefano De Martino che, snocciolando un’insospettabile sapienza regolamentare, ha presentato una mozione d’ordine per invertire l’ordine del giorno. Proposta che ha fatto scattare l’alzata di mani da parte della maggioranza col risultato trasferire nella mattinata il voto sulla commissione del paesaggio (eletti Lombardi, Cesarano, Grazioso, Milito, Manfredonia) il riconoscimento di debiti e gli equilibri di bilancio e portare all’ora di pranzo le interrogazioni su hub, sospensione dell’attività di Grand’eté, paletti in via Andolfi e flop dell’amministrazione sui lavori a via Lepanto. Segno evidente che il covid-19 ha inciso finanche sulle strategie della politica. La scarsa presenza in aula di consiglio dei pompeiani viene sempre più compensata dalla partecipazione a mezzo streaming dei consigli comunali (negata per le commissioni consiliari). Conseguentemente si è adeguata la tattica della maggioranza nel portare nelle fasce orarie più seguite gli argomenti che fanno più comodo o (se si preferisce) spostando nelle fasce orarie “più deboli” le critiche, gli attacchi e le argomentazioni “sgradite” mosse dalla minoranza. In conclusione Lo Sapio e compagni hanno scelto di duellare di fioretto, alternando, quando serve la carota al bastone. Sul fronte opposto il D’Artagnan di noantri, abbandonato dai suoi moschettieri ma sostenuto dalla gentile Costance, insiste con valore nell’impari lotta. Tornando allo svolgimento di consiglio molti hanno notato (e commentato) il nervosismo inspiegabile del capo della maggioranza quando, rivolto alla consigliera De Angelis, ha esordito, sulle interrogazioni: “Quesiti inutili proposti da persone inutili”. Un’oggettiva caduta di stile anche perché la sua argomentazione è arrivata nel giorno della festa della donna. Ne è conseguita una striscia di proteste, in tempo reale, sul social del Comune di Pompei replicato il giorno successivo con post del tipo “ Si espongono i simboli e poi in assise pubblica chi amministra offende una consigliera” a proposito della pubblicazione della foto di Palazzo de Fusco illuminato a rosso contro la violenza sulle donne.