Angri. Omicron assedia la città. Il sindaco Ferraioli latita, anzi va in ferie

Angri. Omicron assedia la città. Il sindaco Ferraioli latita, scompare, anzi va in ferie. È questa la drammatica sintesi

Cosimo Ferraioli street art
Cosimo Ferraioli street art

Angri. Omicron assedia la città. Il sindaco Ferraioli latita, anzi va in ferie

Omicron assedia la città. Il sindaco Ferraioli latita, scompare, anzi va in ferie. È questa la drammatica sintesi nell’attacco di questo pezzo. Il focolaio dell’ultimo contagio in comune ha praticamente falcidiato l’intera macchina comunale tanto da richiedere la chiusura, almeno al pubblico, degli uffici comunali. La popolazione, già stremata, dall’epidemia non ha più quel riferimento che nella primavera del 2020 dava una certa sicurezza: le parole e i bollettini del sindaco Ferraioli onnipresente sulla prima grande ondata di COVID. Oggi mancano dati precisi, c’è una complessiva disorganizzazione e un comune lasciato allo sbando totale. Una drammatica situazione che non è passata inosservata tra le forze di opposizione.

D’Auria: “superficialità nei controlli”

Domenico D'Auria
Domenico D’Auria

“L’interdizione dei pubblici uffici della casa Municipale a tutti è una stata una scelta inevitabile ma anche frutto di superficialità nei controlli all’ingresso scomparsi da diversi giorni. I controlli vanno rafforzati individuando una figura preposta che vigili sui green pass e sulla temperatura per evitare un nuovo cluster in un comune dove già diversi uffici non riescono a offrire i dovuti servizi a causa di un organico fortemente ridimensionata cui si aggiunge anche la partenza del segretario generale” dice il consigliere comunale di “Progettiamo per Angri” Domenico D’Auria.

“L’addio del dottor Pasquale Marrazzo, rappresenta una scelta che lascia molti dubbi per modi e tempi, facendo pensare a una scelta dettata da una situazione di caos generale accentuata dall’assenza della politica e della sua programmazione. Il segretario generale, è un funzionario dello stato che rappresenta una figura strategica e di garanzia per il corretto funzionamento della macchina amministrativa a cui bisogna far fronte nel più breve tempo possibile scongiurando un ruolo part – time che il nostro Comune non può, senza alcun dubbio, permettersi” conclude D’Auria.

Milo: Angri allo sbando

Alberto Milo
Alberto Milo

Gli fa da eco anche l’ex candidato sindaco e consigliere comunale Alberto Milo: “Noto con dispiacere una città allo sbando e questa situazione mi fa enormemente soffrire. Un territorio abbandonato, cittadini che non ricevano più alcun servizio e una macchina comunale ferma con le ruote a terra, un comando dei vigili decimato, e a nulla è servito l’appello pubblico della nostra instancabile comandante Anna Galasso che prelude un comando dei vigili non più in grado di fornire la giusta assistenza al territorio. Andare tra gli uffici comunali è come percorrere una landa deserta, per non parlare della totale assenza di programmazione politica sulla prevenzione e il contrasto al Covid. Il nostro Sindaco, l’unico responsabile di ogni singolo disagio che subiamo, affronta il tutto placidamente e in modo disinteressato, tanto le prossime elezioni sono lontane, e forse per riordinare i suoi pensieri ha preferito una bella vacanza sulla neve”.

Montella: “Preoccupa lo stato di scarsa sorveglianza complessiva in città”

Preoccupazione manifesta anche da chi in maggioranza c’è stato fino a pochi giorni fa, prima di essere espulso per “manifesto e democratico dissenso” alla linea amministrativa del sindaco filo leghista e negazionista Ferraioli. Anche nelle parole del giovane consigliere comunale Christian Montella si legge una a certa preoccupazione per il caos generato dalla mancata amministrazione.

Christian Montella
Christian Montella

“Preoccupa lo stato di scarsa sorveglianza complessiva in città. Basti pensare che anche la Nostra Casa Comunale è stata colpita da questa drammatica, nuova, ondata della variante Omicron, pregiudicando quelli che sono i servizi essenziali da offrire ai cittadini in questa prima settimana del nuovo anno. È chiaro dunque che, oltre a rispettare noi autonomamente come singoli cittadini le più elementari norme anti – covid, è necessario che ci sia una maggiore responsabilità nel controllo degli accessi al Municipio, per perseverare chi quotidianamente lo frequenta sia quelli che ogni giorno lavorano per tutta la nostra Città, così come bisogna aumentare la vigilanza sul territorio per evitare l’ulteriore propagarsi del contagio. L’avanzata della pandemia sta portando la nostra comunità allo stremo e abbiamo tutti il dovere di fare sentire maggiormente la vicinanza ai nostri concittadini già terrorizzati da questo incubo pandemico, che dura ormai da due anni, dimostrando senso di responsabilità e attaccamento al territorio” conclude Montella.

Luciano Verdoliva