Scafati. Alla Martiri D’Ungheria la panchina della legalità

Scafati. La panchina è stata inaugurata oggi 25 marzo, con un momento celebrativo e di incontro tra le associazioni presenti

Scafati. Alla Martiri D'Ungheria la panchina della legalità

Scafati. Alla Martiri D’Ungheria la panchina della legalità

In occasione del 21 marzo la Scuola Martiri d’Ungheria ha organizzato una serie di attività volte a mantenere viva la memoria delle vittime innocenti delle mafie, seguendo la scia e i suggerimenti di Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie (Presidio di Scafati) guidata da Don Luigi Ciotti. Gli alunni e i docenti si sono preparati a questo evento lavorando sulla memoria, cercando di ricostruire e di rintracciare, con tutte le forme espressive, quei frammenti di vita di chi, per mano criminale ora non c’è più.

Il percorso si è dispiegato, attraverso diverse fasi, informando e sensibilizzando gli studenti e tutte le persone del quartiere della nostra città alle tematiche relative alla lotta contro le mafie, alla promozione della legalità e della giustizia, all’educazione al senso civico e democratico e all’impegno contro ogni forma di corruzione, di violenza e di criminalità. A questo proposito, prendendo come target di riferimento il nostro quartiere, si è deciso di sviluppare un percorso formativo in grado non solo di fornire gli strumenti per una migliore e più approfondita comprensione del fenomeno mafioso in Italia, ma anche di educare e sensibilizzare gli alunni sulle forme di resistenza che la società civile ha saputo opporre nel tempo a questo fenomeno. Allora ecco è nata la panchina della legalità, posta appena fuori dalla scuola, usata dagli anziani per riposarsi, dai viaggiatori che aspettano il bus per andare in città, dai giovani per stare un po’ insieme. Era lì da tanto, usurata dal tempo, abbandonata nel degrado di una città che stenta ad uscire fuori dalla crisi post – Covid che la vede sottomessa, e quasi impotente, all’aumento dei fenomeni criminosi sul territorio. E allora, proprio quella panchina diventa un simbolo, come un tatuaggio per gli abitanti della zona e per i ragazzi della nostra scuola, assumendo un significato profondo per tutti noi. Con tanto entusiasmo, l’hanno colorata con i colori della pace che sentono più che mai minacciata dai cambiamenti storici dei nostri giorni.

La panchina è stata inaugurata oggi 25 marzo, con un momento celebrativo e di incontro tra le associazioni presenti ( Libera, ANPI, Associazione Corto Circuito, Parrocchia di San Francesco di Paola, IV Circolo Didattico) sul territorio e gli alunni della Martiri che esprimeranno le loro idee ed emozioni con poesie, racconti e attività di teatro – danza. Attraverso le testimonianze di diversi attori, questa è stata l’occasione per un momento di incontro, conoscenza e confronto tra il mondo scolastico, quello istituzionale e quello associativo, con l’obiettivo di innescare un trend di partecipazione ed interesse da parte di studenti, insegnati e cittadinanza riguardo al tema della lotta alle mafie, per vivere con dignità in piena libertà. E non a caso sulla targa v’è inciso: “La libertà è condizione ineliminabile della legalità; dove non vi è libertà non può esservi legalità” (Piero Calamandrei).

cs