Pompei. Bilancio di previsione e partecipazione sociale
Un confronto a porte chiuse, tutto interno alla maggioranza, ha fatto slittare fino a metà aprile la data di convocazione del consiglio comunale di Pompei per la ratifica del bilancio di previsione per il 2022, lievitato dai 66 milioni dell’anno precedente a 96 milioni per quello in corso a causa della partita di giro dei finanziamenti Pnrr destinati a disegnare (insieme a cantieri già aperti o che apriranno a breve) un nuovo profilo urbanistico alla città di Pompei, che riguardo all’andamento amministrativo corrente, ha valenza di un anno mentre per le opere pubbliche sono previsti 3 esercizi finanziari. A riguardo il Comune di Pompei ha in cantiere l’iniziativa di un palazzetto dello sport (con mutuo già in ammortamento) e un impianto di isola ecologica. Se per quanto riguarda i trasferimenti di risorse dallo Stato al Comune di Pompei il dato è rigido (vale a dire che non è modificabile) le risorse disponibili per la politica locale dipendono dagli introiti tributari (invariati nelle aliquote) ed extra tributari. Su questo versante sarebbe interessante un dibattito sull’evasione fiscale con dati comunicati in aula di consiglio comunale allo scopo di esaminare l’efficacia dell’azione di recupero dei crediti del Comune, da parte dell’Azienda che ne ha in appalto il servizio. Allo stesso modo sarebbe interessante se l’Amministrazione comunicasse dettagli sull’evasione fiscale (a tutela dei pompeiani che pagano le tasse) come, per esempio, comunicando le classi di reddito del numero prevalente di evasori pompeiani, allo scopo di sapere se si tratta di povera gente (che dovrebbe essere aiutata) o di “papaveri”, e magari qualcuno di loro siede nei banchi della politica. Altro lato dolente riguarda il comparto dei condoni edilizi, che potrebbe portare al Comune risorse utili Col pagamento di oneri e contributi) per l’urbanizzazione di aree semi-agricole invase abusivamente da mattoni e cemento. A Pompei, ogni tanto, vengono aperte inchieste di abusivismo da parte della magistratura su fabbricati di grandi dimensioni (alberghi, parcheggi, garage di grandi dimensioni) coperti nel corso degli anni. Ci sarebbe da chiedersi: E’ una pratica che prosegue o si è fermata con la vigente amministrazione? Sarebbe un argomento interessante da dibattere sulla base di un corredo di dati, notizie e statistiche utili a superare un fenomeno antico prima che spariscano tutti i dossier dall’archivio dell’UTC. Per quanto riguarda le spese di gestione bisogna prendere atto degli impegni preesistenti (come i pagamenti di mutui, gli stipendi al personale, il costo del servizio della nettezza urbana) e ragionare sul margine economico restante, da ripartire tra i capitoli di spesa corrente corrispondenti alle iniziative di manutenzione ordinaria del patrimonio comunale con la sostituzione di arredi urbani, l’illuminazione e la cura del verde e dell’ambiente, la mensa scolastica e le iniziative sociali. La minoranza sulla delibera di giunta del bilancio di previsione ha annunciato critiche sui costi di appalto (ritenuti eccessivi) di ditte dedite alla riscossione di tributi, parcheggi e ticket bus. Altro argomento riguarda la partecipazione dei cittadini alla sostanza delle determinazioni. Un tempo si parlava di “Palazzo di Cristallo” per argomentare su un tema su cui si registra un’evidente defaillance. La minoranza punge di tanto in tanto ma non è stato ancora approfondito l’argomento trasparenza e comunicazione, che è cosa diversa dalla ricerca di consenso perché riguarda la partecipazione del corpo elettorale alle decisioni fondamentali senza lasciare al tavolo ristretto (maggioranza e opposizione ) lo scambio di informazioni e chiarimenti preliminari da dibattere in consiglio.