Scafati. Area PIP lavori già a rischio. Nuovo contenzioso

Scafati. Rischia di finire in un nuovo contenzioso l’imminente avvio dei lavori per le opere di urbanizzazione dell’area Pip

Scafati Area PIP
Scafati Area PIP

Scafati. Area PIP lavori già a rischio. Nuovo contenzioso

Rischia di finire in un nuovo contenzioso l’imminente avvio dei lavori per le opere di urbanizzazione dell’area Pip, finanziati con sette milioni di euro e già assegnati alla ditta TecnoB di Casapesenna, che ha vinto la gara con un ribasso del 35,273%. Per il via libero definitivo manca solo l’incarico al coordinatore per la sicurezza, la cui gara per l’affidamento è in dirittura d’arrivo.

La vertenza

A far tremare Palazzo Mayer è l’avvocato Paolo Santacroce, che con il collega Fabrizio Murino si sono visti riconoscere il diritto di retrocessione per due proprietari terrieri da loro assistiti. “In particolare il TAR Campania Salerno ha riconosciuto il diritto soggettivo dei ricorrenti alla restituzione totale dei fondi, con compensazione del prezzo di retrovendita comprensivo degli interessi – spiega Santacroce – La sentenza ha carattere costitutivo del diritto dei ricorrenti e, quindi, dovrà essere eseguita dal Comune di Scafati a sue spese attraverso un atto di ritrasferimento delle particelle espropriate ai ricorrenti”.

Irregolarità nelle procedure adottate

Lo stesso Tribunale amministrativo richiama una precedente sentenza alla quale Palazzo Mayer ha proposto appello davanti al consiglio di Stato, ribadendo l’irregolarità nelle procedure adottate dall’ente scafatese che ha riadottato un nuovo Pip sulle ceneri del precedente, scaduto dopo dieci anni di inattività. E’ stato grazie a questa decisione che è arrivato il trasferimento dei sette milioni di euro per finanziare un primo stralcio delle opere di urbanizzazione. “Il precedente PIP, approvato con delibera di C.C. n. 76 del 24.6.1998 – ricorda il Tar nella sentenza n.01138/2022, Presidente Nicola Durante – è rimasto irrealizzato ed è decaduto alla data del 15.1.2011. Ne segue, data la natura vincolistica della norma (art. 55 N.T.A.), che il Comune di Scafati non avrebbe potuto adottare ed approvare un nuovo P.I.P., comportante, ex lege, dichiarazione di pubblica utilità senza aver rinnovato il procedimento per l’imposizione del vincolo preordinato all’esproprio. Invero, per il progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione è decaduto il vincolo preordinato all’esproprio della variante e l’area di interesse è diventata zona bianca, sicché, il PIP, le cui opere di urbanizzazione sono così modulate, è certamente in evidente contrasto con il P.R.G”.

Il diktat

“Emerge chiaro che il Comune di Scafati non possa in nessun modo dare seguito ai lavori per i quali è stato concesso un finanziamento di circa sette milioni di euro dalla Regione Campania – sottolinea l’avvocato Santacroce – Sono in corso di fissazione innanzi al TAR Campania Salerno un’altra dozzina di ricorsi tutti aventi il medesimo oggetto di quelli decisi con la sentenza sopra richiamata”. Un monito per la giunta Salvati, che ha il sapore di una diffida. “Se dovessero partire i lavori faremo denuncia”, chiosa il legale.
Adriano Falanga