Pompei. Quattro formazioni civiche contro la cancellazione della tratta che comprende la Città Moderna 

“La notizia della cancellazione delle corse della linea ferroviaria Napoli-Poggiomarino e la conseguente esclusione della tratta che comprende Pompei non ci ha stupiti.”
Con questa dichiarazione i responsabili dei movimenti civici Pompei nel Futuro, i Pompeiani, Rinascimento e Smart Pompei, che da qualche tempo hanno dato vita ad una forma di opposizione autonoma rispetto alle formazioni presenti in consiglio comunale, hanno ripreso l’iniziativo di contrasto nei confronti dell’amministrazione comunale di carmine Lo sapio.

“Pompei è  sempre di più vittima delle scelte scellerate dei responsabili politici regionali, che ogni giorno mortificano il nostro territorio e lo limitano nel suo grande potenziale turistico e commerciale”. – Dichiara il loro comunicato stampa che sottolinea l’inconsistenza politico-amministrativa e l’incapacità dell’amministrazione comunale targata Lo Sapio di difendere gli interessi economici locali tutelandone i servizi essenziali per la vita sociale ed economica della città.
L’EAV, protagonista della scelta di eliminare Pompei dalle corse di un largo periodo estivo si impegna esclusivamente in progetti milionari, che, considerato l’attuale stato di salute dell’azienda di trasporti, riuscirebbero escliusivamente a deturpare il paesaggio, con una politica ben lontana dal risolvere le esigenze locali oltre ai limiti ben noti che hanno dimostrato in questi ultimi anni nella realizzazione di opere pubbliche smart ed ecosostenibili.
“Per mesi la giunta comunale di Pompei è stata impegnata a smentire se stessa nel walzer di “sottopassi si” “sottopassi no”, mortificando di continuo l’intelligenza dei cittadini residenti”.
Ora siamo all’inverosimile: Pompei é stata cancellata per una parte dell’estate dalla carta delle stazioni raggiungibili dalla Circumvesuviana. “Dove sono finiti i politici (come Lo Sapio e Casillo) che hanno tanto promosso la realizzazione del progetto EAV, costringendo i nostri concittadini a subire importanti espropri, millantando innovazione ed efficienza? Perché realizzare stazioni imponenti e numerosi sottopassi in più punti della città, quando poi evidentemente mancano i treni e il personale? È così che si vuole innovare? Sperperando denaro pubblico quando poi, proprio all’apice della stagione turistica, le corse vengono sospese?”
E’ quasto il commento di quattro formazioni civiche che hanno inteso denunciare che, nel silenzio assordante della politica locale e regionale, EAV lascia a piedi turisti e pendolari.
In conclusione Pompei sarà costretta a vivere un’altra stagione turistica precaria ed incerta, come quelle che ormai gli operatori economici locali sono abituati a subire da qualche anno a questa parte.