Sarno. Continuano i lavori su via Rampe Terravecchia, 105 mila euro il finanziamento

Un piedritto murario pericolante aveva creato un rischio frana in vista delle piogge, prontamente messo in sicurezza attraverso anche interventi delicati.

Sarno Comune
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Rischio frana in via Rampe Terravecchia a Sarno, l’amministrazione Canfora pronta a concludere la fase 2 degli interventi necessari alla vigilia del periodo delle piogge. Una spesa che ammonta a poco più di 100 mila euro per la ricostruzione del muro e del parapetto, lavorando anche per rinforzare il fondale. La sicurezza idrogeologica della cittadina sarnese rimane come sempre tema preponderante della politica, obbligata a rincorrere tutti i rischi e le emergenze del caso. Tra gli ultimi casi attenzionati spicca sicuramente la situazione in via Rampe Terravecchia, a pochi metri da Piazza Garibaldi, dove un muretto di scale ha subito un distaccamento importante seguito dall’inclinazione di un adiacente gradino che altro non è che l’inizio di un possibile collasso del piedritto murario. Colpendo così anche un sottostante giardino e il parcheggio di piazza Garibaldi. Un rischio di incolumità pubblica confermato su tutta la linea dal docente universitario di Salerno Prof. Ing. Geminiano Mancusi, che all’interno di una relazione commissionata dal comune in Maggio ha ben specificato l’urgenza di interventi di messa in sicurezza. L’amministrazione del sindaco Giuseppe Canfora si è prontamente attivata per mettere in sicurezza l’area, con lavori di rimozione dei corpi edilizi pericolanti “salvando” temporaneamente la fruizione di giardino e parcheggio. A questo punto il cantiere ha ricevuto uno stop condizionato dal direttore dei lavori che ha evidenziato come la prima ditta incaricata non fosse in possesso dei requisiti fondamentali per concludere i lavori, ora entrati in una fase estremamente delicata e molto specifica, come sottolineato anche dall’ing. Mancusi all’interno delle sue considerazioni:<< Giova anche precisare che non vi poteva essere alcuna alternativa all’approccio adottato, tenuto conto che la fortissima alea riferibile alle condizioni geologiche locali, ha potuto essere progressivamente rimossa a misura che gli interventi, sia di prima che di seconda fase, proseguivano nel contesto specifico che si caratterizza per la estrema delicatezza>>. Trovata una seconda ditta, attualmente ancora a lavoro, è iniziata la seconda fase dei lavori, con la recinzione dell’area di cantiere su piazza Garibaldi, calcestruzzo della sottofondazione e tanti altri materiali edili volti a rinforzare l’area a rischio collasso.