L’annuncio del Vescovo
Con il nuovo anno le processioni, dopo il periodo di divieto, torneranno ad animare le strade cittadine. Ad annunciarlo è il vescovo dell’Agro nocerino sarnese, nell’incontro con i giornalisti per il tradizionale scambio di auguri di Natale.
La pandemia e la crisi
Diverse le ragioni che avevano spinto, nell’assemblea presbiterale, monsignor Giudice a negare feste e processioni. Le comunità, insieme alla Diocesi, hanno affrontato un momento storico estremamente delicato: prima l’arrivo della pandemia, con la conseguente crisi economica, poi il conflitto in Ucraina.
Le ragioni del divieto
Il diniego era determinato, ha spiegato il pastore, anche da «degenerazioni e contaminazioni sganciate dalla fede, elementi che contribuiscono alla perdita del significato più autentico della pietà popolare», come riportato da Il Mattino, a firma di Nello Ferrigno.
La riflessione
«Era giunto il momento di una riflessione – precisa monsignor Giudice – la pandemia è stata l’occasione per farlo. Qualcosa ci stava sfuggendo di mano. Troppe infiltrazioni. Era arrivato il momento di mantenere la barra dritta e disperdere coloro che hanno manovrato il popolo»
Le critiche e gli attacchi
Numerose le critiche e gli attacchi rivolti al vescovo, fino ad arrivare all’affissioni di manifesti listati a lutto e al gesto eclatante di un uomo che a Pagani in segno di protesta, per il mancato svolgimento della tradizionale processione della Madonna delle galline minacciava di lanciarsi dal tetto del Comune.
L’amarezza del Vescovo
Una vera e propria sommossa popolare, che ha costretto ad un vasto spiegamento di forze dell’ordine durante la celebrazione della messa in piazza D’Arezzo, momento che il vescovo ha ricordato con tristezza: «ntorno c’erano tanti carabinieri, sembravano in assetto di guerra. Ho provato amarezza perché c’era chi si è preoccupato della processione sospesa e non, magari, delle chiese vuote la domenica. Poi i fischi, che non hanno offeso me, ma la Madonna».
Il vero senso della Festa
«La nostra chiesa – spiega Giudice – ha una storia di fede antica e ricca di testimonianze di santità e che hanno dato vita a diverse forme di pietà popolare. Ma ora questo ricco patrimonio va valorizzato e attualizzato per trasmetterlo alle generazioni future. Dobbiamo interrogarci sul vero senso della Festa e delle feste. Riscoprire il significato della domenica. Ripensare alle modalità di gestione delle nostre feste».
Fonte Il Mattino