Il Partito Democratico a Scafati si organizza e lancia la sua proposta, un campo largo dai limiti però tutti da definire. E’ un periodo di forti interlocuzioni per le varie forze politiche locali, alla ricerca del bandolo della matassa da sciogliere verso il voto atteso tra Maggio e Giugno di quest’anno.
Il mandante
Se la destra deve risolvere i vari problemi interni dettati da personalismi di parte, almeno il centrosinistra storico ha un mandante esplorativo per costruire la futura proposta di governo da sottoporre al voto pubblico. Nella serata di lunedì scorso si è tenuto nella sede cittadina dei democratici un incontro tra i tesserati scafatesi volto a chiarire la prima strategia del partito in questa fase iniziale di interlocuzioni. Presenti all’incontro il coordinatore locale Giuseppe Fontanella ma anche tanti esponenti di storia più o meno recenti come Michelangelo Ambrunzo, Michele Grimaldi, Nicola Acanfora, Virginia Fogliame o Francesco Velardo tra i tanti. Al termine della discussione i vari partecipanti hanno deciso di condividere così un documento proposto, che di fatto chiarisce la posizione dei democratici scafatesi.
Il mandato
Si parte dalla “promozione” e dall’elogio dei propri consiglieri comunali di opposizione, fondamentali nella sfiducia notarile al sindaco Cristoforo Salvati. La formula del 2019, che ha portato il candidato sindaco Michele Russo al ballottaggio, non viene così bocciata, ma rappresenta un punto di ripartenza fondamentale.
Il documento
“Il quadro politico e sociale scafatese è estremamente complesso: dinanzi a noi, c’è una città in rovine, a cui sono state inflitte profonde ferite che affondano nella carne viva della nostra comunità. Serve una nuova visione, dove coniugare giustizia sociale, crescita e sostenibilità” sono le parole che aprono il secondo passaggio del documento condiviso dai democratici, quello del mandato esplorativo di Giuseppe Fontanella “Il Partito Democratico intende lavorare alla costruzione di un campo largo e alternativo alle destre scafatesi, un’ampia coalizione capace di presentare alla città un programma chiaro e una squadra di governo credibile e capace di rispondere in maniera concreta ai bisogni delle cittadine e dei cittadini scafatesi”.
Il mondo civico
Il coordinatore del PD Fontanella con questo passaggio ha così ottenuto il mandato esplorativo di coalizione con nuove forze politiche, legate per lo più al mondo civico. In questo senso è importante la posizione di Francesco Carotenuto di Scafati Arancione, il grande escluso del consiglio comunale nella scorsa elezioni per una manciata di voti ma pronto a ripresentarsi con una squadra cresciuta negli anni. Questi passaggi saranno fondamentali per chiarire il peso della futura coalizione e il futuro candidato sindaco. Una posizione ambita da tanti, da Michele Grimaldi a Virginia Fogliame passando per Michele Russo, che non sarà questione di potere ma di identità politica con la coalizione espressa.